Le donne rappresentano soltanto il 24% delle figure esperte citate dai media
Un paio di settimane fa è uscito il primo numero di Ask Women, la newsletter di ENWE – European Network for Women Excellence che vuole mettere in contatto giornalisti e giornaliste, chi organizza eventi e chiunque voglia promuovere una rappresentazione più inclusiva del mondo con una selezione di esperte disponibili per interviste, panel e altro ancora. Si può leggere online a questo link. Lo ha riportato Cristiana Badei all’interno della sua Newsletter “Lavori per chi scrive”, nella quale ha messo in evidenza che le donne rappresentano soltanto il 24% delle figure esperte citate dai media. I dati riportano al sito Gender Open Data ed in particolare al Rapporto 2020 del progetto globale di monitoraggio dei media (GMMP). Il Global Media Monitoring Project è il più grande e lungo studio longitudinale sul genere nei media mondiali. È anche la più grande iniziativa di advocacy al mondo per cambiare la rappresentazione delle donne nei media. È unico nel coinvolgere partecipanti che vanno dalle organizzazioni comunitarie di base agli studenti e ricercatori universitari ai professionisti dei media, i quali partecipano tutti su base volontaria. Ogni cinque anni dal 1995, la ricerca GMMP ha preso il polso di indicatori selezionati di genere nei mezzi di informazione, studiando la presenza delle donne in relazione agli uomini, i pregiudizi di genere e gli stereotipi nei contenuti dei media. La quinta ricerca della serie è stata condotta nel 2015 da centinaia di volontari in 114 paesi del mondo. Nel primo numero della newsletter di NWE – European Network for Women Excellence il tema è stato: “Chiedi alle donne – su ambiente, desertificazione e siccità” per provare a cambiare la narrazione su questo argomento in occasione della Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità.