Mutuo soccorso: Chelli nuovo presidente di Fimiv Casagit Salute per la prima volta nella Direzione nazionale
Giuliani, Summo e Matteoli eletti al termine del congresso che si è svolto a Roma. Placido Putzolu nominato per acclamazione presidente onorario
Antonio Chelli, numero uno della società di mutuo soccorso Reciproca, è il nuovo presidente della Fimiv, la Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria, nella cui Direzione nazionale entrano tre rappresentanti di Casagit Salute: il presidente Gianfranco Giuliani, il vicepresidente vicario Gianfranco Summo e il direttore generale Francesco Matteoli.
Chelli è stato eletto al termine del congresso della federazione, che si è svolto a Roma, e succede a Placido Putzolu, nominato per acclamazione presidente onorario.
Con Giuliani, Summo e Matteoli, la delegazione di Casagit Salute, che ha contribuito ai lavori congressuali, era composta dalla consigliera di amministrazione Stefania Tamburello, dal responsabile del Servizio di amministrazione, finanza e controllo di gestione Andrea Pezone, dalla responsabile del Servizio di gestione e sviluppo dei piani sanitari aperti Vittoria Mazzanti e da Mauro Fellico in rappresentanza del personale e dei soci del fondo ad adesione collettiva.
Fimiv ricomprende oggi circa trecento società di mutuo soccorso, che erogano servizi e prestazioni a oltre un milione e 200mila persone.
«Il peso delle cronicità, che grava sulla società prima ancora che sul sistema sanitario pubblico, costituisce una priorità ineludibile – è stato sottolineato durante il congresso-: prevenzione, tutela dell’autosufficienza, cura della non-autosufficienza sono attività che le società di mutuo soccorso già svolgono a conferma del loro ruolo integrativo al servizio pubblico. Ancora di più può essere fatto costruendo reti nei territori».
Le società di mutuo soccorso «intendono svolgere un’azione integrativa e complementare, non sostitutiva, al Servizio sanitario nazionale e concorrere alla piena affermazione del diritto universale alla salute. Un diritto messo in discussione dallo stato di graduale ripiegamento della efficienza e della universalità del Ssn, pure a fronte di situazioni di eccellenza e di grande professionalità degli operatori sanitari, come sottolineato anche dal costante sovraffollamento dei Pronto soccorso ospedalieri e dal crescente decremento del numero complessivo dei medici di base soprattutto nelle aree più periferiche e marginali del Paese».
«La pandemia ha evidenziato con particolare forza quanto sia necessario ripensare e integrare le opportunità offerte dal Servizio Sanitario Nazionale per potenziarne efficacia e capillarità ma, anche, quanto sia fondamentale riuscire a fornire servizi di prossimità anche alle comunità più piccole e isolate», ha concluso il neo presidente Chelli.