A scuola di democrazia per «mostrare diritti, doveri e responsabilità delle parole»
“Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale”. Sono parole di Pietro Calamandrei dalle quali si può partire per raccontare la “Scuola per la democrazia“, progetto della Fondazione Centro Culturale Valdese nato lo scorso anno e oggi alla seconda edizione, con l’idea di strutturare un percorso per formare le persone e portarle a una riflessione attorno ai temi della democrazia. A parlarcene è Davide Rosso, Direttore di museo presso Fondazione centro culturale valdese: «Alla base c’è l’idea di fornire strumenti che possano in qualche modo restituire all’esterno l’importanza della democrazia in tutte le sue declinazioni. La democrazia purtroppo vive un momento di crisi e crediamo sia proprio questo il momento più adatto per porre l’accento su una riflessione che la faccia ripartire, non tanto in ambito politico, quanto in tema di cittadinanza e coscienza elaborate».
I temi al centro di questa edizione sono i colori della democrazia e le parole della democrazia: «A ogni tema o parola – spiega Rosso – abbiamo abbinato un colore. Il viola per la memoria, l’azzurro per le migrazioni e le testimonianze, il rosso per la responsabilità, il verde per i paesaggi, il giallo per le religioni. L’obiettivo è dare un’identità a queste parole e mostrare qual è il ruolo dell’uomo, la sua responsabilità, all’interno di questi grandi temi».
Il tema delle parole si aggancia invece al rapporto con i giornalisti, «alla responsabilità dell’informazione in un contesto democratico e di libertà, nonché al tema di essere coinvolti e farsi coinvolgere da un’informazione corretta», spiega Rosso. Per questa ragione il 2 luglio è stato previsto un corso di formazione con l’intento di offrire a uno spazio di formazione sui temi attinenti alla democrazia.
La giornata del 2 luglio, intitolata “I colori della democrazia”, affronterà in generale tematiche legate alla democrazia con interventi di Bruna Peyrot, presidente della Fondazione Centro culturale valdese, e Pietro Grasso, magistrato, già Presidente del Senato della Repubblica italiana, che parleranno delle diverse declinazioni della democrazia in questa prospettiva, restituendo una realtà complessa e per nulla immediata. Grasso racconterà di diritti, doveri e responsabilità, del farsi carico di questa e del mettersi in gioco, mentre Peyrot parlerà degli obiettivi che si prefigge questo percorso di formazione e divulgazione, aperto alla cittadinanza, dedicato alla democrazia in tutte le sue forme.
Eugenio Giannetta