Bartoli: in Italia non ci sono passi avanti nelle norme a protezione dei giornalisti
Come riporta Ansa, c’è stato il via libera dal Parlamento europeo al testo negoziale sulle nuove norme per tutelare giornalisti, media, e attivisti dalle querele vessatorie, azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica, note con l’acronimo inglese SLAPP, volte a intimidirli o penalizzarli la stampa ed il dibattito pubblico. Il testo, approvato dall’Aula con 498 voti a favore, 33 contrari e 105 astenuti, prevede una serie di garanzie per le vittime delle azioni legali, compresa la possibilità di chiedere il rapido respingimento della causa, nel qual caso sarà il ricorrente a dover dimostrare la fondatezza della denuncia. Tuttavia, la legge italiana sulla diffamazione è ferma e si rischia di non avere strumenti contro le SLAPP. Questo il commento di Carlo Bartoli, presidente nazionale dell’Ordine sul sito Odg: «Il Parlamento Europeo ha votato la proposta di direttiva a tutela dei giornalisti contro le azioni giudiziarie intimidatorie. È una decisione importante per la difesa della libertà di stampa. Peccato che in Italia non si facciano passi avanti. La riforma della legge sulla diffamazione è ferma al palo e c’è il rischio di avere sanzioni ancora più pesanti per i cronisti e, allo stesso tempo, restare senza alcuno strumento di dissuasione contro le SLAPP, le cosiddette querele temerarie».