Solidali e flessibili: Casagit Salute per tutta la vita
A Mestre con il Sindacato giornalisti Veneto, prosegue il confronto su presente e futuro dell’assistenza sanitaria integrativa
di Andrea Mason
Fiduciario Casagit Salute Veneto
Un sistema solidale e flessibile, custode di valore e identità, per garantire prestazioni sanitarie adeguate a tutti i giornalisti, dipendenti e autonomi. È la sfida con cui si stanno misurando i vertici di Casagit impegnati in una serie di incontri nel territorio. L’ultima tappa, nei giorni scorsi, il confronto con i colleghi a Mestre, nell’ambito del direttivo regionale del Sindacato giornalisti Veneto coordinato da Monica Andolfatto, segretaria regionale di Sgv.
Alle domande dei partecipanti hanno risposto Gianfranco Giuliani e Gianfranco Summo, rispettivamente presidente e vicepresidente della Mutua, e Giampiero Spirito, presidente della Fondazione Casagit.
«La professione è cambiata e continua a farlo – ha sottolineato Giuliani -. Noi vogliamo intercettare le richieste di assistenza che arrivano anche da chi ha avuto carriere discontinue nel lavoro dipendente o che provengono dal lavoro autonomo. E se da una parte abbiamo rafforzato l’accesso ai nuovi profili studiati per fasce di età e di necessità, salutando con favore la prosecuzione dell’accordo con Inpgi per il profilo W-In a copertura di oltre tremila freelance, dall’altra cerchiamo di aprirci al mercato e ad altre categorie professionali. Questo senza dimenticare le esigenze dei soci tradizionali, i giornalisti dipendenti, il cui profilo rimane inalterato, tenendo anche conto delle esigenze poste dall’allungamento delle prospettive di vita».
Molte le novità presentate all’assemblea, fra cui la possibilità di estendere la copertura Casagit con condizioni agevolate anche ai figli con più di 35 anni.
Un percorso di cambiamento che, con la conversione di Casagit in società di mutuo soccorso, poggia sull’allargamento anche a platee esterne al lavoro giornalistico. Contributi che potranno sostenere un potenziamento dei servizi in un quadro di bilancio sano che ha portato, con l’ultimo esercizio, il patrimonio di Casagit a 23 milioni di euro che si sommano ai 30 conferiti alla Fondazione, cassaforte dell’ente.
«La Fondazione – sottolinea Spirito – deve tutelare non solo il valore di queste risorse, accumulate in mezzo secolo dalla categoria, ma supportare le iniziative solidaristiche e di ricerca che sono i cardini dell’attività di Casagit». Spirito ha ricordato il compito di promozione sociale e di sicurezza sociale di Casagit, cardine fin dall’istituzione della Cassa, che ha visto tra i fondatori Gabriele Cescutti, storico segretario di Sgv e presidente dell’Inpgi, nonché membro del cda di Casagit nel 2009.
«La solidarietà è nel dna di Casagit – ha aggiunto Summo, che presiede la Commissione permanente – e proprio per questo si distingue dalle assicurazioni o da altre mutue. Casagit accompagna il socio tutta la vita e copre le patologie anche pregresse all’iscrizione».
Summo ha infine sottolineato come, grazie alle sollecitazioni arrivate dal Veneto tramite la componente del cda Tiziana Bolognani e del fiduciario Andrea Mason, si è potuto avviare il monitoraggio per lo stress da lavoro correlato nelle redazioni in collaborazione con l’Ordine nazionale degli psicologi. Presente in platea anche Mauro Pertile che fa parte della consulta veneta con delega ai pensionati.
In particolare, sul fronte delle consulte regionali i vertici di Casagit hanno illustrato i nuovi compiti che progressivamente saranno affidati. Dal coinvolgimento nel settore marketing al potenziamento delle convenzioni con l’obiettivo di coinvolgere anche gli uffici decentrati nella digitalizzazione delle pratiche.
Dal punto di vista della “macchina burocratica” Casagit continua dunque sulla strada della digitalizzazione, mantenendo comunque il binario cartaceo per l’invio della documentazione, con perno sempre negli uffici regionali, e sta revisionando il sito per consentire una consultazione più agile e immediata.
Articolati gli interventi, con richiami ai nuovi servizi richiesti a Casagit a causa del concomitante passaggio dalla gestione Inpgi a quella Inps, soprattutto per quanto riguarda i colleghi pensionati.
Nella foto da sinistra, Giampiero Spirito, Gianfranco Giuliani, Gianfranco Summo e Monica Andolfatto, segretaria regionale Sgv