Curare e prendersi cura: gli antibiotici nel cassetto?
18/11/2023 @ 09:00 - 13:00
Alla ricerca di una risposta di sistema ad un problema complesso. La resistenza agli antimicrobici (Amr in breve) è la capacità di un dato batterio di resistere a un antimicrobico al quale era precedentemente sensibile.
Secondo lo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) in Italia ogni anno si stimano, a causa dell’Amr 11mila decessi e 36mila nei paesi Ue. Entro il 2050 potrebbero essere 10 milioni i morti ogni anno nel mondo a causa dell’Amr.
Negli ultimi decenni, organismi internazionali, quali l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ed Ecdc hanno prodotto raccomandazioni e proposto strategie e azioni coordinate atte a contenere il fenomeno dell’Amr riconoscendolo come una priorità in un ambito sanitario. Il 2 febbraio di quest’anno il ministero della salute ha pubblicato il nuovo Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (Pncar) 2022-2025.
Il problema dell’Amr è complesso poiché riconosce diverse cause: l’aumentato uso di questi farmaci (incluso l’utilizzo non appropriato) sia in medicina umana che veterinaria, l’uso degli antibiotici in zootecnia e in agricoltura, la diffusione delle infezioni correlate all’assistenza causate da microrganismi antibiotico-resistenti (e il limitato controllo di queste infezioni), una maggiore diffusione dei ceppi resistenti dovuto a un aumento dei viaggi e degli spostamenti internazionali.
Il problema dell’Amr è complesso poiché riconosce diverse cause: l’aumentato uso di questi farmaci (incluso l’utilizzo non appropriato) sia in medicina umana che veterinaria, l’uso degli antibiotici in zootecnia e in agricoltura, la diffusione delle infezioni correlate all’assistenza causate da microrganismi antibiotico-resistenti (e il limitato controllo di queste infezioni), una maggiore diffusione dei ceppi resistenti dovuto a un aumento dei viaggi e degli spostamenti internazionali.
La giornata di oggi si propone di affrontare in particolare il problema dell’eccessiva ed a volte inappropriata prescrizione nella medicina umana.
Le domande che guidano le relazioni e, nella nostra speranza animeranno il dibattito in aula tanto fra i medici quanto fra i giornalisti e operatori dell’informazione sono: quali sono i meccanismi interni ed esterni al medico che guidano la prescrizione antibiotica? Quali sono le azioni che si possono introdurre per applicare linee guida e raccomandazioni?
A partire da una brevissima disamina dei dati (ovvero una fotografia della situazione attuale italiana ed europea), si analizzeranno dunque abitudini ed attitudini nella prescrizione degli antimicrobici e a seguire proposte di amministrazione e governance del fenomeno con alcuni dei principali attori di questo processo. La complessità del problema rende infatti fondamentale il coinvolgimento della popolazione e degli organi d’informazione per arrivare a un uso adeguato equilibrato e consapevole della terapia antibiotica.
Un corso proposto da Ordine dei Giornalisti del Piemonte, organizzato da Commissione Promozione e appropriatezza delle cure, Ordine dei Medici di Torino
Presentazione del corso-convegno
Danilo Mourglia, medico di Medicina Generale
Prima sessione. Analisi di un sistema complesso
Moderano:
Claudio Norbiato, direttore SC Medicina Interna presso AO Ordine Mauriziano Torino
Pier Riccardo Rossi, medico di Medicina Generale Simg e coordinatore scientifico del corso
Intervengono:
Patrizia Marino, dirigente medica SSD Malattie Endocrinologiche e Diabetologia Asl To3: Perché parliamo ancora di antibiotico resistenza
Federico Gennaro, medico di Medicina Generale: I dati regionali, nazionali e mondiali e le raccomandazioni dell’Agenzia europea per il controllo la prevenzione delle malattie (Ecdc)
Valeria Milazzo, dirigente medica Sc Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza, Ospedale San Giovanni Bosco, Asl Città di Torino: Antimicrobico resistenza in ambito ospedaliero
Said Ghannadzadeh e Saul Fina, medici di medicina generale: Attitudini e barriere prescrittive nella prescrizione di antibiotici
Seconda sessione. Alla ricerca di un approccio di sistema
Moderano:
Stefano Tallia, presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte
Carla Zotti, professoressa ordinaria di Igiene presso la Scuola di Medicina dell’Università di Torino, direttrice del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche
Intervengono:
Luca Maina, responsabile Ssd Rapporti Medici di Medicina Generale / Pediatri Libera Scelta e Continuità Assistenziale afferente al Dipartimento per le Cure Primarie: Una risposta sistemica a un problema complesso: Anti microbial Stewardship
Carla Rolle, coordinatrice a livello regionale del Dirmei; responsabile Sc Farmaceutica di Azienda Zero: Ruolo del farmacista oggi e domani
Roberto Frediani, coordinatore Commissione promozione e appropriatezza delle cure OmceoTorino: Come costruire fiducia per una condivisione nel percorso di cura
Elisabetta Scarvaglieri, specialista ambulatoriale in Malattie Infettive: referente per le Malattie Infettive Nodo Simi Torino, Asl Città di Torino: Coinvolgimento della popolazione