Su ChatGPT un correttore di bozze per articoli
Su Digieffe, gruppo Facebook su questioni riguardanti il giornalismo e l’informazione, Luigi Rancilio di Avvenire ha postato in questi giorni un pezzo in cui segnala un’applicazione gratuita che usa l’IA per revisionare gli articoli. «L’ha realizzata – scrive Rancilio – il settimanale diocesano Avvenire di Calabria, guidata da un sacerdote digitale molto preparato come Davide Imeneo. L’app aiuta a rispettare regole e convenzioni sulla scrittura di alcune parole e di caratteri grafici (ad esempio maiuscola o minuscola, virgolette e altro)».
Come racconta Avvenire https://www.avvenire.it/…/l-avvenire-di-calabria-lancia… «tutto questo è stato possibile con il lancio da parte di OpenAi di un proprio store (GptStore), di fatto una sezione di ChatGpt, in cui è possibile consultare e utilizzare le applicazioni che si chiamano Gpts. Ebbene il settimanale diocesano calabrese è stata la prima testata italiana a pubblicare un proprio Gpts».
È possibile consultarlo e utilizzarlo online a questo link.
«Il programma – chiarisce il pezzo – non sostituisce l’ultima revisione del correttore di bozze. Lo sguardo della persona umana è indispensabile per correggere definitivamente un articolo ed anche eventuali sviste dell’intelligenza artificiale… che non è infallibile».