La tessera alla memoria di Vittorio, un omaggio a chi racconta i territori
Come tradizione da ormai molti anni, l’Ordine dei Giornalisti accoglie i nuovi iscritti con una cerimonia di benvenuto nella quale, insieme al tesserino, viene consegnata la Carta dei Doveri, un modo per ricordare oneri e onori della professione.
Il prossimo 30 gennaio questa cerimonia avrà un significato particolare perché consegneremo la tessera di iscrizione ai famigliari di un collega che ci ha lasciati improvvisamente e prima di riuscire a completare le pratiche necessarie per l’iscrizione.
Sto parlando di Vittorio Savoia, un collega del quale apprezzavo la generosità che metteva nella professione, un impegno testimoniato anche dai numerosi messaggi di affetto arrivati dopo la sua precoce scomparsa. Tra i tanti, anche quello redatto da alcuni amici che hanno chiesto all’Ordine di iscrivere Vittorio, realizzando così quella che era una sua volontà, un appello che il Consiglio non ha avuto dubbi nell’accogliere.
Si tratta di una decisione il cui significato, se possibile, vuole andare anche al di là del tributo giusto e doveroso alla memoria di Vittorio che nel suo percorso professionale ha dato voce al suo territorio, quello di Settimo Torinese e della periferia nord della città, con una particolare attenzione alle persone in difficoltà. Toccate da questo punto di vista il messaggio che i lavoratori di una azienda in crisi hanno fatto arrivare agli organizzatori del concerto con il quale Vittorio è stato ricordato venerdì scorso alla “Suoneria” di Settimo: «Nel suo lavoro ci ha sempre considerati come persone prima ancora che come lavoratori».
Così, la tessera che consegneremo martedì 30 alla famiglia di Vittorio, vorrà essere anche un modo per sottolineare l’impegno di decine di giornalisti che, spesso pagati pochi euro, raccontano i territori sulle pagine della stampa locale. Un lavoro talvolta sottovalutato e che però è indispensabile per tenere le luci accese su quelle periferie delle quali ci si ricorda solo nel momento dell’emergenza. Invece quei luoghi hanno bisogno di un’attenzione quotidiana: proprio Settimo Torinese, negli ultimi decenni, è stata protagonista di una trasformazione straordinaria, l’esempio di una periferia che ha saputo affrancarsi dagli stereotipi con iniziative che l’hanno resa un caso nazionale di trasformazione urbana positiva.
È accaduto anche grazie a colleghe e colleghi che hanno saputo raccontarla ogni giorno: Vittorio era uno di loro e la tessera alla sua memoria serve a ricordare quanto questo lavoro sia prezioso e indispensabile a rendere migliore anche la nostra società.
Stefano Tallia, Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte