Questa mattina a Torino i giornalisti sono scesi in piazza contro la modifica del codice di procedura penale che vieta la pubblicazione, integrale o per estratto, delle ordinanze cautelari. Raccogliendo l’invito della Federazione nazionale della stampa, l’Associazione Stampa Subalpina – insieme all’Ordine dei giornalisti – si è riunita davanti la Prefettura di Torino, in piazza Castello, per illustrare le ricadute del cosiddetto “emendamento Costa” sulla libertà d’informazione.

«L’emendamento Costa – ha detto Silvia Garbarino, segretaria dell’Associazione Stampa Subalpina – è un’ulteriore stretta alla stampa libera, precisa e garantista e innestandosi su una legge concettualmente sbagliata penalizza il diritto costituzionale di una informazione corretta e ampia ai cittadini. In pratica il dl Costa danneggia tutti: cittadini, magistrati legali di parte e finanche chi è sottoposto a misure cautelari».

«Siamo qua – le parole del presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte Stefano Tallia – per esprimere la preoccupazione del mondo dell’informazione e dei giornalisti rispetto ai provvedimenti legislativi che rischiano di restringere la libertà di cronaca. Un diritto che non riguarda solo i giornalisti ma è un diritto dell’opinione pubblica essere informata in maniera tempestiva su fatti rilevanti».

A seguire, Subalpina e Ordine sono stati ricevuti dal Capo di Gabinetto e hanno consegnato il documento di Fnsi, Associazioni di stampa di tutta Italia e Comitati di Redazione delle principali testate contro l’introduzione di queste nuove norme.

Questo il testo:

“Egregio Signor Prefetto,

il 19 dicembre la Camera dei deputati ha approvato una modifica al codice di procedura penale per vietare la pubblicazione delle ordinanze cautelari, integrali o per estratto, fino al termine dell’udienza preliminare. Se anche il Senato dovesse approvare la norma, l’autonomia dei giornalisti sarebbe compressa e con essa il diritto dei cittadini ad essere informati per decidere con contezza su questioni di rilevanza ed interesse pubblico.

L’Associazione Stampa Subalpina, sindacato dei giornalisti piemontesi ed espressione territoriale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), con la stessa Fnsi e con i Comitati di Redazione ritiene che il testo approvato rappresenti uno squilibrio nel nostro sistema giuridico e costituzionale. Da qui la richiesta al Presidente della Repubblica Mattarella di non firmare una legge con una norma di questo tipo.

Le consegniamo, pertanto, il testo integrale dell’appello della Fnsi, confidando nella Sua attenzione e nel Suo intervento non soltanto a tutela della dignità della professione giornalistica ma soprattutto per preservare il diritto dei cittadini ad avere una completa e corretta informazione.

Ringraziando per la cortese attenzione, porgiamo distinti saluti.