Camera, ok alla tutela della libertà di stampa in 195 votazioni
Le sei mozioni sulla libertà d’informazione sono state spezzettate nell’Aula della Camera in circa 195 voti diversi. Tra gli impegni approvati, complessivamente, ci sono quelli che invitano il governo ad adottare «iniziative normative in materia di querele temerarie»; a riformare la disciplina della diffamazione in linea con i pronunciamenti della Corte Costituzionale e della Corte europea dei diritti dell’uomo; ad intervenire sulla protezione delle fonti giornalistiche considerando il diritto al silenzio del giornalista «un autentico attributo del diritto all’informazione»; a sostenere le nuove norme previste dalla legge europea per la libertà dei media (Emfa) comprendendo anche quelle che riguardano la tutela dei rapporti tra giornalisti e fonti anche da intercettazioni o captazioni di messaggi.
Si conferma la sacralità dell’articolo 21 della Costituzione che garantisce la libertà d’informazione. Tra i vari impegni c’è anche quello di colmare il gap tra giornaliste e giornalisti, non solo per quanto riguarda i ruoli ricoperti all’interno dei media, ma anche sotto il profilo della retribuzione. Si intende anche mettere a punto norme e aprire una riflessione sul ruolo che gioca e giocherà l’intelligenza artificiale nel mondo dell’informazione.
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