Giornata della Libertà di stampa 2024. La parola all’immagine
3 Maggio @ 21:00 - 23:00
L’immagine non è solo narrazione e storytelling ma, spesso, è il modo più immediato per fare denuncia sociale e politica. Negli ultimi anni sono stati attivati veri e propri canali di censura sul web e i social per contenere la diffusione di contenuti visivi poco graditi: immagini, grafiche, manifesti, meme e vignette satiriche.
Le immagini spesso sono accompagnate da parole. Ne sono esempio i memi, cioè contenuti che si diffondono in modo virale su internet, costituiti da un’immagine o un video accompagnati da una didascalia divertente. I memi sono un efficace strumento di aggregazione di comunità e possono svolgere una rilevante funzione di comunicazione politica e, anche, di propaganda. Allo stesso tempo possono alimentare il dissenso e costituire la base di una nuova cultura partecipativa. I memi sono capaci di diffondere infatti in tempi rapidissimi una narrazione collettiva grazie al coinvolgimento di moltissime persone che condividono e commentano.
I memi potrebbero essere definiti come la versione social della satira.
Scopo dell’incontro è far comprendere quanto siano importanti le immagini per raccontare il mondo o testimoniare un’ingiustizia e su come queste possano diventare un atto di accusa in grado di sollecitare un cambiamento.
Un corso promosso da Ordine dei Giornalisti del Piemonte, organizzato da Associazione culturale Territori.
Intervengono:
Peter Gomez, direttore Il Fatto Quotidiano online
David Puente, vicedirettore con delega al Fact-checking di Open online