La difesa del diritto di cronaca passa anche dalla scelta di non pubblicare un verbale
È corretto, utile alla conoscenza dei fatti, pubblicare un dialogo privato tra persone che si trovano in una condizione emotiva evidentemente alterata dalle circostanze? La difesa del diritto di cronaca – infatti – passa anche dalla scelta di non pubblicare un verbale.
Aggiunge elementi di conoscenza indispensabili o rappresenta invece una intollerabile violazione della privacy?
A questi temi nei prossimi mesi l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dedicherà alcuni corsi di formazione: ne parla Stefano Tallia, Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte, nel suo Diario settimanale.