Inpgi: via libera alla rivalutazione dei trattamenti pensionistici
Via libera del Consiglio di Amministrazione dell’INPGI ai provvedimenti in tema di rivalutazione delle pensioni e contributi minimi per il 2025
Nella riunione del 30 gennaio, infatti, il Cda presieduto da Roberto Ginex e composto da Mattia Motta (vice), Giuseppe Gandolfo, Stefano Gallizzi e Massimo Marciano ha adottato i provvedimenti deliberativi in tema di determinazione dell’indice definitivo di rivalutazione delle pensioni ed i valori della contribuzione dovuta nell’anno 2025.
Le pensioni, sia dirette che indirette, sono collegate al valore dell’aumento dei prezzi al consumo registrato ogni anno dall’ISTAT che, il 16 gennaio scorso, ha segnalato come la variazione media dei prezzi al consumo (Indice FOI) tra il 2024 ed il 2023 sia stato pari allo 0,8%.
Di conseguenza, tutte le pensioni erogate dall’INPGI sono state rideterminate – a decorrere dal 1° gennaio 2025 – applicando una rivalutazione del + 0,8%.
Il CdA di via Nizza, quindi, sulla base del suddetto indice di rivalutazione, ha inoltre ridefinito l’importo della contribuzione minima dovuta per il 2025 dai liberi professionisti, e definito il contributo di maternità. Qui di seguito una tabella riassuntiva:
Per quanto riguarda l’accredito dell’anzianità contributiva, il reddito minimo per l’ottenimento di una copertura di 12 mesi nell’anno 2025 è stato fissato in 18.555,00 euro. Nel caso in cui il reddito assoggettato a contribuzione risulti inferiore a tale importo l’anzianità contributiva, come è noto, viene accreditata in modo proporzionale rispetto ai 12 mesi.
Definito infine l’importo del massimale annuo del reddito imponibile assoggettabile a contribuzione previdenziale – di cui all’art. 2, comma 18, della legge n. 335/1995 –rideterminato in 120.607,00 euro.