
Cronisti minacciati, Ossigeno per l’Informazione, male l’Italia
Nel 2024 l’Osservatorio Ossigeno ha registrato in Italia 516 minacce a giornalisti, blogger e operatori dell’informazione, portando a 7555 il totale dal 2006.
Il 75% dei casi ha riguardato avvertimenti come insulti, scritte e post sui social. Il 22% sono state azioni legali pretestuose (Slapp), spesso da politici e amministrazioni. In calo invece aggressioni fisiche e danneggiamenti.
I dati sono stati diffusi al convegno “Giornalisti. Molte minacce, molto silenzio”, il 20 marzo 2025 a Roma, in memoria di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Secondo Ossigeno, l’Italia resta il Paese europeo con più cronisti minacciati e sotto protezione. Le intimidazioni ledono non solo chi informa, ma anche il diritto dei cittadini a essere informati.
Le minacce sono avvenute in tutte le regioni, soprattutto in Lazio, Veneto, Sicilia e Lombardia. Liguria, Veneto e Umbria hanno la pressione più alta rispetto al numero di giornalisti attivi.
La maggior parte degli atti intimidatori proviene da istituzioni (26%), ambiente sociale (15%) e criminalità (13%). Tra le donne minacciate (26% del totale), il 35% ha subito attacchi di genere.