
L’Italia scivola ancora più in basso sulla libertà di stampa
La libertà di stampa in Italia continua a essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, soprattutto nel sud del Paese, e da diversi piccoli gruppi estremisti violenti. I giornalisti denunciano anche i tentativi dei politici di ostacolare la loro libertà di coprire i casi giudiziari attraverso una “legge bavaglio”, che si aggiunge alle procedure SLAPP che sono una pratica comune in Italia.
Il sistema mediatico italiano è variegato e articolato, con una presenza significativa di canali pubblici e privati, sia radiotelevisivi che della carta stampata. Tuttavia, il settore affronta diverse criticità. Economicamente, cresce la dipendenza da pubblicità e sovvenzioni statali, mentre la concentrazione editoriale solleva preoccupazioni su conflitti di interesse e pluralismo.
Dal punto di vista socioculturale, la pandemia ha acuito la polarizzazione sociale, rendendo i giornalisti bersaglio di attacchi durante proteste e su temi sensibili. In termini di sicurezza, chi si occupa di criminalità organizzata e corruzione è spesso minacciato, aggredito o vittima di campagne intimidatorie, con una ventina di giornalisti oggi sotto protezione.