Bartoli 2 (Tallia)
ATTUALITA'

12/05/2025

Consiglio nazionale Ordine dei Giornalist: si parte con il piede giusto

Carlo Bartoli confermato alla presidenza con una larga maggioranza, coinvolte le opposizioni

Una settimana fa avevo espresso l’auspicio che dal Consiglio Nazionale arrivasse un segnale forte di unità della categoria e devo dire che i lavori ai quali ho potuto assistere direttamente non mi hanno deluso. Come ampiamente prevedibile, Carlo Bartoli è stato confermato alla presidenza, forte di una maggioranza che era uscita consolidata dalla consultazione elettorale e che ha saputo allargare ulteriormente i suoi confini grazie a una intelligente politica inclusiva. La composizione dell’esecutivo e delle commissioni, che andrà ora completata con l’elezione del Comitato Tecnico Scientifico, rispecchia questi equilibri. Una gestione che ha fatto sì che il clima che si è respirato in via Sommacampagna sia stato ben diverso rispetto dalla dura contrapposizione che aveva segnato l’avvio della navigazione tre anni e mezzo fa. Anche la minoranza, il cui consenso può essere approssimativamente valutato in quindici consiglieri sui sessanta che compongono l’assemblea, è stata coinvolta nelle commissioni e secondo l’impegno assunto dal presidente Bartoli lo sarà anche nei gruppi di lavoro che affiancheranno l’esecutivo.

Inizio migliore, insomma, non poteva esserci anche in considerazione degli impegni che attendono il gruppo dirigente dell’Ordine, a partire dalla riforma. Su questo versante va segnalato che la proposta di legge dell’onorevole Mascaretti, che tante polemiche aveva suscitato, è già stata “travolta” da oltre un centinaio di emendamenti presentati da tutti i gruppi politici di maggioranza e opposizione. Un sentimento del quale avevo avuto percezione anche in sede locale, leggendo le risposte ricevute dai parlamentari ai quali avevo inviato le mie osservazioni in merito a quel disegno di legge. Improbabile quindi che il provvedimento arrivi in porto con le caratteristiche con le quali era stato presentato. Tuttavia, perché una nuova legge venga approvata e perché questa risponda davvero ai bisogni del giornalismo, è necessario che l’Ordine rafforzi la sua capacità di interlocuzione istituzionale e politica, lavorando di comune accordo con la Federazione della Stampa.

Non è facile, ma l’inizio della legislatura autorizza un po’ di ottimismo: la categoria ha iniziato con il piede giusto.

Stefano Tallia, Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte

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