

Dirlo bene. Verso una carta deontologica per l’informazione Lgbtq+
4 Giugno @ 10:00 - 13:00
Dal 2021 il Testo unico dei doveri del giornalista tutela, con un articolo specifico (5 bis), l’orientamento sessuale e l’identità di genere delle persone. È importante che i giornalisti conoscano le esperienze vissute, i problemi, le aperture, ma anche gli ostacoli che si frappongono al dibattito su diritti delle persone lesbiche, gay, transgender, bisessuali, queer (Lgbtq+). Ed è opportuna una verifica sul modo in cui l’informazione, anche locale, affronta la problematica, in considerazione della sempre maggiore attenzione che la deontologia professionale assegna alla tutela dei diritti nell’ottica di un rafforzato impegno contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.
Un corso promosso dall’Ordine dei giornalisti del Piemonte in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride
Saluti:
Luca Minici, coordinatore del Torino Pride
Intervengono:
Gianfranco Quaglia, presidente del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte
Marinella Belluati, professoressa di Sociologia della comunicazione all’Università di Torino, Ora – Osservatorio regionale antidiscriminazioni
Sofia Darino, attivista, consigliera del Torino Pride, presidente del Maurice Glbtq
Pasquale Quaranta, giornalista, diversity editor del Gruppo Gedi
Antonio Vercellone, professore di diritto privato all’Università di Torino, titolare del corso di Queer studies
Introduce e modera:
Gabriele Guccione, consigliere Ordine dei Giornalisti del Piemonte