
Il destino dei giornali riguarda anche il territorio piemontese
L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte chiede chiarezza sul destino delle testate del gruppo Gedi dopo le parole su possibili cessioni, soprattutto perché cresce l’allarme per l’assenza di un piano editoriale. Per questa ragione le istituzioni locali sono invitate a intervenire per difendere informazione e occupazione. Ne parla il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia nel suo Diario settimanale.
«Senza intaccare naturalmente la libera iniziativa privata – scrive Tallia – va sottolineato ancora una volta come le aziende editoriali siano soggetti che richiedono attenzioni particolari, ancor di più quando, come nel caso delle testate Gedi, rappresentano un “pilastro del sistema democratico”, come correttamente ricordato dalle rappresentanze sindacali. In gioco ci sono i posti di lavoro di centinaia di giornalisti, impiegati e poligrafici, ma ci sono anche i destini di realtà che sono da sempre voci del territorio, come appunto “La Stampa”, la redazione torinese de “La Repubblica” e la “Sentinella del Canavese”. Un patrimonio che, al di là delle difficoltà che attraversa tuttora il mondo dell’editoria, conserva grandi opportunità anche in ambito digitale».