

Giornalismo e mondo del lavoro. L’esempio di Paolo Griseri
3 Ottobre @ 17:00 - 20:00
Paolo Griseri, scomparso improvvisamente il 24 ottobre 2024 a 67 anni, è stato uno fra i più attenti e acuti cronisti italiani del mondo del lavoro degli ultimi decennii.
Dagli inizi al “manifesto” passando per i molti anni in servizio a “La Rebubblica” fino a “La Stampa” di cui dal 2020 è stato vicedirettore, la sua penna ha raccontato il complesso rapporto fra lavoratori, sindacato, impresa, economia e società.
La sua capacità di ascolto e di racconto gli ha meritato la stima e l’apertura di tutte le parti sociali che hanno vissuto, e spesso deciso in prima persona, le tante metamorfosi e incognite di Torino, città-simbolo dell’industria e del lavoro. Griseri ha raccontato sul campo la visione internazionale di Sergio Marchionne raccolta nel volume “La Fiat di Marchionne. Da Torino a Detroit”, ma in modo speculare anche le trasformazioni sociali profonde legate alla precarietà e alle nuove povertà che ne sono in gran parte dipendenti, come nel volume “Poveri nella città. Dove vivono e che cosa chiedono a Torino”.
Porterà il nome di Paolo Griseri insieme a quello di Antonio Prisco – rider e sindacalista – la legge che sta iniziando l’iter parlamentare e che punta a sospendere le consegne e a tutelare economicamente i rider nei giorni di emergenza climatica. Fu infatti proprio Griseri, pochi giorni prima di morire, a raccontare la storia del rider-schiavo costretto dell’algoritmo a lavorare in una Bologna messa in ginocchio dall’alluvione.
Intervengono:
Stefano Tallia, presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte
Ettore Boffano, giornalista, già caporedattore La Repubblica – Torino
Gianni Armand-Pilon, giornalista, vicedirettore La Stampa
Marco Revelli, storico
Susanna Camusso, già segretaria generale Cgil
Sara Strippoli, già redattrice La Repubblica
Loris Campetti, il manifesto