
Il Senato approva il Ddl delega sull’IA, è legge
Il testo, in 28 articoli detta princìpi in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e di modelli di IA. E promuove un utilizzo corretto, trasparente e responsabile, in una dimensione antropocentrica, dell’intelligenza artificiale, volto a coglierne le opportunità. Garantisce la vigilanza sui rischi economici e sociali e sull’impatto sui diritti fondamentali’ della nuova tecnologia.
«Certamente uno degli aspetti più interessanti della legge italiana sull’intelligenza artificiale è costituito dagli argini posti a tutela del diritto d’autore e dei giornalisti che producono contenuti originali e di qualità. Per la Fnsi, l’IA non può sostituire i giornalisti in carne ed ossa», commenta Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.
«Ora – aggiunge – servono regole, anche all’interno del mondo dell’informazione, non solo per un uso etico dell’intelligenza artificiale, ma anche per aiutare i giornalisti a far valere i propri diritti nei confronti di piattaforme che hanno la potenza di Stati sovrani».
Soddisfatto il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini. «La straordinaria rivoluzione dell’intelligenza artificiale ha bisogno di argini per far correre il cambiamento in sicurezza e grazie al lavoro del governo adesso sono in vigore misure adeguate per proteggere i cittadini dai rischi connessi», rileva, ponendo l’accento sul reato di deepfake, «più che mai necessario» anche «a fronte degli ultimi gravi fatti di cronaca», e sul «rafforzamento della tutela del copyright a protezione del mondo editoriale, giornalistico e creativo, una tutela prevista anche dalle norme europee». (mf)