
Dopo l’attentato a Ranucci, un appello alla libertà d’informazione
L’attentato contro Sigfrido Ranucci rappresenta un grave salto di qualità nelle intimidazioni contro i giornalisti e un segnale allarmante per la libertà di stampa in Italia. Nonostante la solidarietà espressa, il dibattito pubblico continua a sottovalutare il valore dell’informazione libera, mentre restano irrisolte questioni come le querele bavaglio. I dati dell’Osservatorio Ossigeno mostrano oltre 7.500 intimidazioni ai cronisti dal 2006, a conferma di un problema diffuso in tutto il Paese. In questo contesto, iniziative come il Premio Morrione e il Premio Schiavazzi, che valorizzano il giornalismo d’inchiesta, assumono un ruolo fondamentale. Serve un rinnovato patto di solidarietà tra società e informazione per difendere la democrazia ogni giorno. Ne parla il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Stefano Tallia nel suo Diario settimanale.