Ddl Sicurezza, quali novità introduce e come cambierà il modo di raccontarle
4 Novembre @ 17:00 - 20:00
Il disegno di legge 1660 presentato dal Governo, il cosiddetto “Ddl Sicurezza” già approvato il 18 settembre dalla Camera dei Deputati e attualmente in discussione al Senato, è un provvedimento destinato a incidere profondamente nella vita sociale del Paese poiché ridefinisce i confini penali di comportamenti intrecciati con la libertà d’espressione e manifestazione. La misura introduce una trentina di modifiche al codice penale. Definisce 20 nuovi reati fra cui la “rivolta all’interno di un istituto penitenziario”. Estende sanzioni e aggravanti. Punisce fra l’altro i blocchi stradali e chi ostacola la costruzione di grandi opere pubbliche.
Il provvedimento, seppure in itinere, ha già suscitato le critiche di categorie professionali e associazioni per i diritti civili e va a impattare in modo anche rilevante sul lavoro dei giornalisti chiamati a trattare la materia e raccontare i fatti.
L’associazione Italiastatodidiritto offre con questo corso una preziosa occasione per entrare nel merito dei contenuti del Ddl Sicurezza e delle loro possibili conseguenze. Si confrontano sul tema avvocati, magistrati, costituzionalisti e giornalisti.
Un corso promosso da Ordine dei Giornalisti del Piemonte, proposto da Associazione Italiastatodidiritto.
Introducono:
Stefano Tallia, presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte
Fabrizio Cassella, Ordinario diritto costituzionale comparato, socio fondatore Associazione Italiastatodidiritto
Intervengono:
Nicolò Zanon, ordinario di Diritto Costituzionale, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale
Paolo Borgna, giurista e scrittore, già magistrato a Torino
Marco Pelissero, docente di diritto penale, presidente dell’Associazione dei professori di diritto penale
Massimiliano Nerozzi, giornalista, Il Corriere – Torino
Guido Camera, avvocato, presidente Associazione Italiastatodidiritto
Modera:
Emilia Rossi, avvocato penalista e già membro del Garante nazionale dei detenuti, oggi socia di Italiastatodidiritto