Fake nEUs, democrazia e disinformazione nell’Ue. La disinformazione nella stampa locale
21 Marzo @ 15:00 - 18:00
Il percorso formativo in 5 incontri “Fake nEUs, democrazia e disinformazione nell’UE” prosegue con un momento di formazione dedicato al ruolo della disinformazione nella stampa locale.
Vero, falso, verosimile? Così è, se vi pare, avrebbe risposto Pirandello. E forse avrebbe correttamente interpretato il mood corrente di sbracate “realtà alternative”, di disprezzo per l’oggettività dei fatti, di complottismo ossessivamente patologico. Ma i fatti sono duri come pietre e si possono separare dalle opinioni, come recita un basilare mantra della professione giornalistica.
La fiducia va guadagnata giorno per giorno non raccontando frottole. E minore è la distanza del lettore dal giornale, maggiore è la possibilità di verifica. È la “fortuna” dell’informazione locale, vicina insieme ai fatti e ai lettori.
Ma naturalmente non basta, in una società che vive più di immagini che di parole, in un vortice veloce che non lascia spazio all’approfondimento e alla riflessione.
E allora, per avvicinarsi il più possibile alla verità, il lettore deve munirsi di occhi e orecchie attenti e di una buona cassetta degli attrezzi. Essere informati correttamente è un diritto di ogni cittadino che voglia ragionare con la propria testa.
Evento nell’ambito del progetto “Fake nEUs: democrazia e (dis)informazione nell’Ue” finanziato dalla Fondazione Crc. Partner di progetto: La Guida; Ordine dei giornalisti – Piemonte; Agenzia dei giornali diocesani di Piemonte e Valle d’Aosta; Europe Direct Cuneo Piemonte Area Sud Ovest; Università di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società; Gazzetta d’Alba; Unione Monregalese; La Fedeltà; Acli Cuneo; Istituto Italiano di Valutazione.
Un corso promosso da Ordine dei Giornalisti del Piemonte, proposto da Apiceuropa – Associazione Per l’Incontro delle Culture in Europa Ets.
Interviene:
Roberto Moisio, giornalista e autore di “Piccole vedette piemontesi”, report sull’informazione locale piemontese. Già docente di Comunicazione Pubblica presso l’Università di Torino, diventa giornalista “per capire”. Curioso e dubbioso. Secondo gli insegnamenti (anche diretti) di Norberto Bobbio.