Sessismo, abilismo e omobitransfobia nel giornalismo e nell’I.A. Quando giornalista (e computer) discriminano

Nonostante le buone intenzioni, il sessismo, l’abilismo e l’omolesbobitransfobia si insinuano tra le righe del linguaggio giornalistico alimentato da pigrizia, pregiudizi e automatismi di cui spesso non siamo pienamente consapevoli. Parallelamente, le intelligenze artificiali replicano stereotipi e pregiudizi umani di cui si nutrono. Il corso mira a sensibilizzare sull’importanza di un’etica e una deontologia negli algoritmi e dentro di noi, avviando l’analisi critica dei dati che sostengono i modelli linguistici di ampie proporzioni e non solo.

Un corso promosso da Ordine dei Giornalisti del Piemonte, in collaborazione con Associazione Stampa Subalpina

Saluti:
Andrea Malaguti, direttore de La Stampa
Maria Teresa Martinengo, segretaria dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte
Silvia Garbarino, segretaria dell’ Associazione Stampa Subalpina

Introduce e modera:
Pasquale Quaranta, Diversity Editor di Gedi Gruppo Editoriale

Relatori:
Donata Columbro, giornalista freelance
Gigi Malaroda, Circolo Maurice di Torino
Francesca Vecchioni, Fondazione Diversity

Vincenzo Branà, consulente comunicazione di Arcigay

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