Stampa locale piemontese, passato e futuro: una ricerca del Centro Pestelli. Il Consiglio dell’Ordine incontra gli iscritti
2 Luglio @ 15:00 - 17:00
Prosegue con la tappa di Novara il ciclo di incontri tra il Consiglio regionale dell’Ordine e gli iscritti delle province piemontesi. Nel corso del 2024 viene presentata sui territori una ricerca condotta dal Centro Pestelli sulla stampa locale piemontese e realizzata da Roberto Moisio.
La stampa locale piemontese vanta una tradizione antica e illustre. Copre l’intero territorio regionale, dal Sempione al Tenda fino ai confini di Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta. Le testate più antiche risalgono all’Ottocento. Tante hanno attraversato l’intero Novecento, compresi gli anni di censura del ventennio fascista. Molte altre nascono dopo la seconda guerra mondiale, figlie della Repubblica, sentinelle della democrazia e presìdi del pluralismo dell’informazione e della libera circolazione delle opinioni secondo i dettami dell’articolo 21 della Costituzione.
Questo panorama venne fotografato per la prima volta nell’ottobre 1995 da una ricerca commissionata dall’Associazione Stampa Subalpina all’Università di Torino e coordinata dal sociologo Carlo Marletti. Da allora è cambiato tutto. L’avvento di internet e delle testate online, i social media, una transizione tecnologica che sta lasciando morti e feriti nell’editoria italiana e internazionale. E all’orizzonte l’ombra dell’algoritmo e dell’intelligenza artificiale.
A quasi trent’anni da quello studio, il Centro Studi sul Giornalismo “Gino Pestelli” ha voluto scattare un’istantanea aggiornata del panorama della stampa locale piemontese attraverso una nuova ricerca affidata a Roberto Moisio e condotta sul campo intervistando i direttori e gli editori che sono in prima linea.
C’è ancora futuro per la carta stampata? L’informazione di prossimità continua a essere un bisogno essenziale per le comunità locali? La civiltà delle immagini veicolate sui telefonini e sui social prevarrà sulla parola scritta? C’è ancora tempo per gli approfondimenti e le riflessioni che possano superare l’emotività istantanea e la barriera dei 140 caratteri? E come reagisce la stampa locale di fronte alla ridefinizione del perimetro della deontologia determinata dai cambiamenti delle norme che regolano i comportamenti del cronista?
La nuova ricerca cerca di dare risposte a tutte queste domande e fare un bilancio dello stato di salute della stampa locale piemontese oggi.
Un corso promosso da Ordine dei Giornalisti del Piemonte, in collaborazione con Centro Studi sul Giornalismo Gino Pestelli – Torino e Associazione Stampa Subalpina.
Intervengono:
Stefano Tallia, presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte
Ezio Ercole, vicepresidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte
Giorgio Levi, presidente Centro Pestelli
Roberto Moisio, autore della ricerca sulla stampa locale piemontese