
Arvier, tre giorni di formazione per giornalisti in zone di guerra
Dal 10 al 12 settembre 2025 la Sala Polivalente di via Saint Antoine ospiterà tre appuntamenti di alta formazione dedicati a giornalisti e operatori umanitari che lavorano in aree di crisi e teatri di conflitto.
I corsi rientrano nella X edizione del Frontline Training Camp di Arvier, un programma riconosciuto a livello nazionale e punto di riferimento per la preparazione sul campo dei professionisti dell’informazione.
Il primo incontro, mercoledì 10 settembre (14.30–17.30), sarà condotto dalla giornalista Nancy Porsia, esperta di Medio Oriente, con il modulo “Metodi e strumenti di ricerca nella realizzazione di un’inchiesta in zona di guerra”. Durante la lezione si affronteranno i temi cruciali della verifica delle fonti in contesti ostili, dell’etica del reporter e delle tecniche investigative, con un focus particolare su Gaza e sul dietro le quinte di un’inchiesta complessa.
Giovedì 11 settembre (17.30–20.30) sarà la volta del seminario “Il rischio nucleare, biologico e chimico in ambito bellico”, tenuto da Christin Moro (capo squadra dei Vigili del Fuoco, esperto NBCR) e dal giornalista Ugo Lucio Borga. Attraverso simulazioni e casi reali, i partecipanti impareranno a riconoscere scenari di esposizione, a gestire la difesa passiva e a utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale, con un approccio operativo immediatamente applicabile sul campo.
Il ciclo si chiuderà venerdì 12 settembre (14.30–17.30) con Luciana Coluccello, inviata di Rai 3 per In Mezz’ora, che guiderà la lezione “Post-conflitto, non post-rischio”.
L’incontro offrirà una riflessione sul racconto dei Paesi usciti formalmente dalla guerra, ma dove i pericoli restano elevati. Attraverso il caso studio della Siria dopo la caduta di Assad, Coluccello mostrerà strategie di verifica delle informazioni, gestione della sicurezza e analisi delle dinamiche locali.