
Barachini: «Difendere l’informazione è difendere la democrazia»
«Nell’era della digitalizzazione vorticosa e del successo dell’innovazione tecnologica la democrazia è fragile», ha affermato il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini, richiamando le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e sottolineando la necessità di «lavorare insieme, in Europa, con regole che valgano per tutti, in particolare per le Big Tech».
L’intervento è stato pronunciato in video al convegno “Le nuove frontiere dell’informazione e dell’industria culturale Ue”, organizzato dal Parlamento europeo e dal Gruppo di Iniziativa italiana, con Ansa, Eunews, Gea Agency e L’Infografica come media partner.
Barachini ha ricordato il ruolo dello Scudo europeo per la democrazia, cui l’Italia partecipa attivamente, e l’importanza dei nuovi regolamenti europei – dall’AI Act al Digital Services Act – che ora devono essere applicati. Ha ribadito l’impegno del governo nel sostenere economicamente l’informazione, evidenziando come «in Italia lo facciamo orgogliosamente da anni, con convinzione e serietà», e auspicando che anche altri Paesi europei comprendano la necessità di un supporto comune per contrastare i news desert, ossia i territori privi di informazione locale.
Il sottosegretario ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore dei media, di disciplinare il ruolo degli influencer – «non sottoposti alle regole deontologiche del giornalismo» – e di tutelare con più forza il copyright.
All’iniziativa è intervenuto anche il direttore generale della DG Connect della Commissione europea, Roberto Viola, che ha ribadito la centralità dell’European Media Freedom Act (EMFA): «Difenderemo la sua piena attuazione perché è una norma di civiltà che distingue l’Europa da qualunque altro continente». Viola ha inoltre sollecitato maggiori investimenti pubblici e privati nel settore dei media, richiamando il modello delle gigafactory e sottolineando l’urgenza di colmare il divario tecnologico con strategie condivise e lungimiranti.
In un altro intervento, il 6 ottobre 2025, durante la maratona televisiva che ha inaugurato la nuova stagione di San Marino Rtv, Barachini è tornato sul tema della fiducia nei media, affermando che «non solo è possibile invertire la tendenza della perdita di fiducia nei media tradizionali, ma è doveroso farlo, perché è un trend pericoloso da un punto di vista democratico».
«Laddove si consuma la fiducia dei cittadini, si consuma la capacità critica e la partecipazione democratica», ha spiegato, avvertendo che il mondo digitale e algoritmico «racconta pezzi di verità, e a volte di non verità, condizionando la percezione cognitiva delle persone».
Barachini ha poi ricordato l’impegno del governo nel contrastare gli abusi legati all’uso dell’intelligenza artificiale e dei contenuti manipolati: «Il lavoro di difesa anche di alcune storture dei sistemi di IA, che il governo italiano ha fatto con una legge specifica, ha tutelato il copyright ma soprattutto ha introdotto il reato di deepfake. L’Italia è stato il primo Paese a farlo».
Il sottosegretario ha avvertito che «il deepfake, nato come fenomeno apparentemente ludico, sta minando il rapporto di fiducia tra chi vede, chi ascolta e il contenuto stesso». Senza un ritorno a una valutazione concreta dei fatti, «rischiamo di diventare una popolazione sfiduciata nei confronti dell’informazione, con pesantissime ricadute sulla formazione della coscienza critica e democratica».