Bavaglio, Costante: «Manganellate a giornalisti con sanzioni economiche»
«Dietro l’etichetta del garantismo e nascondendosi dietro la presunzione di non colpevolezza, il governo si appresta a peggiorare ulteriormente la norma Costa, estendendo il divieto a tutti gli atti cautelari, compresi i sequestri disposti dal Gip. Ai giornalisti, come ormai ci ha abituato il governo, la manganellata di sanzioni economiche». Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, commentando il testo del parere presentato dal deputato Fdi Andrea Pellicini allo schema di Decreto legislativo per l’attuazione della ‘legge bavaglio’, cioè la norma che vieta di pubblicare il testo delle ordinanze di custodia cautelare.
«E questa volta – prosegue Costante – il manganello sanzionatorio dovrebbe toccare anche gli editori perché per una certa politica le notizie non rientrano nel diritto all’informazione stabilito dall’articolo 21 della Costituzione, ma sono solo un modo per vendere i giornali».
I parere allo schema di Decreto legislativo (atto governo n.196) che contiene il divieto di pubblicare integralmente il testo delle ordinanze di custodia cautelare, che contengono anche il testo delle intercettazioni, fino alla fine delle indagini preliminari, sono stati presentati in contemporanea nelle due commissioni Giustizia di Camera e Senato martedì 15 ottobre 2024.
Per quanto riguarda quella di Montecitorio, il voto del parere è stato rinviato, mentre a Palazzo Madama, i commissari presieduti da Giulia Bongiorno (Lega) hanno approvato il testo presentato da Sergio Rastrelli (Fdi).
Nel parere, che ora il governo deve recepire perché la normativa esplichi i suoi effetti, si invita l’esecutivo a valutare di estendere il divieto di pubblicazione «a tutte le misure cautelari personali» e a prevedere un inasprimento delle sanzioni per chi contravviene al divieto.