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26/10/2023

Cerimonia di consegna dei Premi Pestelli 2023. Cronaca della serata e fotogallery

La cronaca della serata qui raccontata dalla Casa dei giornalisti.

Ieri sera, mercoledì 25 ottobre, nella settimana del Premio Morrione, sono stati consegnati i premi dell’Ottava edizione del Premio Pestelli per la miglior tesi sul giornalismoGiorgio Levipresidente del Centro Studi e Ricerche sul giornalismo Pestelli di Torino, nel suo saluto iniziale ha sottolineato quanto il filo conduttore tra i premi sia stretto: «Noi – ha detto – facciamo una serata dedicata a quelli che forse faranno i giornalisti, voi a quelli che lo stanno già facendo iniziano il loro percorso». Dopo i ringraziamenti di rito alla direzione scientifica, Levi ricorda il progetto “Banca della memoria”, con il racconto del giornalismo di un tempo attraverso i suoi protagonisti, per poi passare la parola a Mauro Forno, coordinatore e docente di storia a Torino, nonché coordinatore della direzione scientifica: «Come coordinatore e come docente di storia mi ha fatto piacere sentire le parole di stasera sul dovere della memoria. Noi lo facciamo con il nostro archivio. Credo che il giornalismo verticale, di cui si è parlato questa sera, sia uno strumento adeguato per andare a fondo nelle storie. Le altre caratteristiche di un buon giornalismo celebrate qui questa sera sono il dovere della professionalità e della serietà, ma anche il criterio della lentezza, del prendersi del tempo i più per fare le cose bene».

A portare il loro saluto in occasione della serata sono poi il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia e la portavoce del Premio Morrione, Mara Filippi Morrione: «Ci siamo resi conto – ha detto Tallia – che Torino ha tutta una serie di iniziative dedicate al rapporto tra giovani e giornalismo. Pestelli, Schiavazzi, Morrione e alcune altre iniziative. Riunirle per metterle assieme attorno a un filo conduttore ci è sembrata una buona idea. La suggestione per il futuro è quella di realizzare un festival dedicato a questo tema, ovvero giovani e giornalismo, a Torino, perché il giornalismo ha e deve continuare ad avere un ruolo fondamentale per la democrazia del nostro Paese».

Mara Filippi Morrione si addentra invece in quello che è il filo conduttore di queste giornate, ovvero le nuove tecnologie: «Da 12 anni organizziamo questo premio e al centro c’è sempre il giornalismo di inchiesta fatto dagli Under 30 con grande passione, interesse e serietà. Le inchieste in questi giorni si possono vedere e ascoltare.Si tratta di tre video, un podcast e un’inchiesta multimediale con cinque soggetti diversi tra loro. Il filo conduttore è il ruolo delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, anche in termini di strumenti e metodologia utilizzata, ma alla base resta sempre un giornalismo lento e attento, che va a verificare i fatti».

A conclusione dei saluti iniziali porta il suo saluto anche Silvia Garbarino, Segretaria dell’Associazione Stampa Subalpina: «Il sindacato può essere un compagno di viaggio. Sono felice di comunicare stasera che stiamo aumentando gli iscritti ed è il segno che stiamo lavorando bene, rompendo il muro della diffidenza. Iniziative come questa ci aiutano a essere una voce nella città, non solo in questo mondo, per essere sempre presenti nel dibattito sull’informazione».

Dopo i saluti è stato infine il momento dei premi. La tesi vincitrice è stata la triennale di Laura Manca di Varallo Sesia (Vercelli), presentata all’Università di Torino con il titolo: Scrivere di animali su La Zampa. Quindici anni di storie e notizie: «Quando ho scelto l’argomento della tesi ho scelto qualcosa che mi piacesse. Della storia de La Zampa facevo parte anche io, quindi mi è sembrato divertente raccontarla». La motivazione del premio: “La tesi triennale di Laura Manca descrive un progetto vincente e unico nel panorama nazionale. La ricostruzione storica è interessante con una scrittura piana e lineare. Laura Manca inoltre presenta queste storie rendendo giustizia al ruolo de La Zampa nel panorama giornalistico nazionale”.

Le menzioni speciali sono state assegnate invece a Janosh Schnider (Mesocco, Svizzera) con la tesi: La stampa ticinese e il referndum sul cinema. Un dibattito su libertà, censura e politica e a Chiara Venuto (Villafranca Tirrena, Messina) con la tesi in inglese: From minority reappropriation to political accusation: a corpus-assistedanalvsis of “cancel culture” intraditional and slow news, due approfondite ricerche capaci di intrecciare media, studi linguistici, analisi sociali e storiche, attraverso archivi, analisi di articoli e di scritti di anni fa in rapporto al nostro tempo.

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