Un anno di lavoro tra difesa della professione e nuove sfide
Il bilancio dell’attività del Consiglio presentato all’assemblea dell’Ordine di martedì 26
Questa settimana si è svolta l’assemblea annuale dell’Ordine e mi pare quindi giusto proporre a quanti non erano essere presenti a Palazzo Ceriana una breve sintesi degli argomenti che ho trattato e che servono anche un bilancio del lavoro svolto negli ultimi dodici mesi.
Non mi dilungo sugli aspetti contabili che sono a disposizione nella sezione di amministrazione trasparente del sito e che comunque fotografano una situazione sana del nostro ente che, anche nel 2023, nonostante la quantità di iniziative proposte, ha chiuso il bilancio con un leggero avanzo.
L’anno appena concluso è stato caratterizzato dalla nascita del portale della “Casa dei Giornalisti” una scommessa che ha avuto nell’Ordine il suo ispiratore ma che ha coinvolto tutte le istituzioni giornalistiche regionali. Oggi circa mille persone sono iscritte alla newsletter e centinaia consultano le pagine del sito per avere quotidianamente notizie dal mondo dell’informazione. I margini di crescita ci sono e sarà importante colmarli, ma il primo bilancio non può che essere positivo. Tra pochi mesi sarà poi operativo il nuovo sito istituzionale dell’Ordine che con un’area riservata per ogni iscritto renderà più facili le comunicazioni con la segreteria. Si tratta di tasselli di quella strategia che il nostro Consiglio ha messo in atto fin dall’inizio della legislatura per migliorare la comunicazione verso la categoria ma anche e soprattutto verso la società civile.
Negli ultimi mesi le istituzioni giornalistiche hanno dovuto alzare la voce contro il riaffacciarsi di leggi bavaglio che tendono a limitare il diritto di cronaca. Senza sfuggire alle responsabilità della professione che vogliono il massimo rispetto per tutte le parti, sarà probabilmente necessario nei prossimi mesi tornare su queste battaglie, ma avremo maggiori possibilità di successo quanto più saremo riusciti a coinvolgere l’opinione pubblica. Se il diritto all’informazione altro non è che il diritto dei cittadini a conoscere, dobbiamo rendere il nostro messaggio maggiormente condiviso.
Un altro sforzo importante ha riguardato e riguarda la formazione. Solo nel 2023 sono stati circa duecento i corsi che sono stati proposti e tutti con un alto valore accademico. Giova ricordare e insistere sul dato che la formazione, prima che un obbligo stabilito dalla legge, è una grande opportunità per una categoria che deve confrontarsi ogni giorno con l’innovazione.
Il rispetto della deontologia giornalistica si accompagna a regole certe e giuste di lavoro. Siamo intervenuti e continueremo a intervenire richiamando quelle aziende editoriali che offrono a giornalisti o aspiranti tali compensi al di sotto della soglia della decenza. Abbiamo vinto di fronte al Consiglio di Stato – insieme a Fnsi, Subalpina e all’Ordine nazionale – una causa contro la Regione Piemonte per il mancato rispetto della legge 150/2000 sugli uffici stampa. Su questa strada intendiamo proseguire per correggere le storture che ancora esistono nella pubblica amministrazione.
Infine, con la Subalpina, abbiamo contribuito a rafforzare l’iniziativa del Centro Pestelli, sempre più centrale nella proposta culturale della categoria. Quest’anno, dopo una breve sosta, ripartirà il Premio Schiavazzi e resta viva la suggestione di dar vita a Torino un festival del giornalismo giovanile. A breve il Pestelli farà partire una ricerca che risalirà ai nomi di tutti i giornalisti epurati dal fascismo per restituire loro la tessera di iscrizione all’Ordine. Un lavoro che completa quello fatto alcuni anni fa che porto alla riabilitazione di coloro che vennero cancellati dall’albo per le leggi razziali.
Guardiamo e pensiamo al futuro della professione, senza dimenticare mai, nemmeno per un minuto, le nostre radici e i nostri valori scritti nella Costituzione repubblicana democratica e antifascista.
Stefano Tallia, Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte