giornali locali
EDITORIA

25/09/2023

Costruire il futuro delle testate locali: l’impegno dell’Ordine

Ho incontrato, con il tesoriere Mario Bosonetto, la redazione e i collaboratori del Corriere di Saluzzo, una delle tante storiche testate del nostro territorio e che proprio lo scorso anno ha tagliato il traguardo dei centodieci anni di vita. Una realtà vivace, voce di un territorio dove convivono tradizioni, ricchezza economica e anche contraddizioni sociali come quelle provocate dall’arrivo, ogni anno, di centinaia di lavoratori stranieri stagionali, richiamati nel saluzzese dalla raccolta della frutta. Un fenomeno che da queste parti è stato governato con equilibrio e se questo è accaduto è stato anche perché testate come il Corriere hanno saputo parlare all’opinione pubblica usando il linguaggio del rispetto delle persone e della tolleranza. Ma il Piemonte è ricco di giornali locali che svolgono la stessa preziosissima funzione è che sono la voce più autentica dei territori sui quali sono insediati. Oltre cento le testate, migliaia le giornaliste e i giornalisti impegnati ogni giorno in questa fatica. È anzitutto per ascoltare le loro voci che il Consiglio dell’Ordine ha preso l’abitudine di riunirsi periodicamente nelle province, prossima tappa il 29 settembre a Verbania. Sul sito della Casa dei Giornalisti abbiamo poi iniziato da poche settimane un viaggio che ci porterà alla scoperta di queste realtà, mentre nel 2024 vedrà la luce uno studio realizzato dal Centro Pestelli. Numeri, risorse e contraddizioni di un settore fondamentale per la salute del dibattito pubblico nella nostra regione. Non posso e non voglio anticipare i risultati di una ricerca ancora in fase di completamento, è chiaro però che anche le testate locali sono nel pieno della trasformazione che le sta conducendo dalla carta al digitale. Un cammino non omogeneo e spesso rallentato dalla limitatezza delle risorse disponibili: se molte aziende stanno finalmente uscendo dalla crisi iniziata nel 2008, è difficile chiedere loro tutti gli investimenti necessari per stare al passo con la modernità e per conquistare nuovi lettori.
Ecco perché è importante che anche da parte delle amministrazioni pubbliche non cessino sostegno e attenzione per il settore, premiando anzitutto i progetti innovativi. I contributi per l’editoria non sono una concessione, ma un investimento per la democrazia. Se oggi, probabilmente, abbiamo superato il rischio di veder spegnere alcune di queste voci, davanti a noi c’è la sfida altrettanto impegnativa di costruire il futuro, una sfida dalla quale nessuno può sottrarsi.

 Stefano Tallia, Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte

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