Serata per Vera
EVENTI

07/10/2024

Un premio per un giornalismo lontano dai luoghi comuni

Il 24 ottobre la consegna del riconoscimento nato in memoria di Vera Schiavazzi

Il 22 ottobre saranno trascorsi nove anni da quando Vera Schiavazzi, in una bruna notte di autunno, ci lasciò. Un tempo nel quale il suo ricordo è rimasto vivo non solo nel cuore delle persone che le hanno voluto bene, ma anche nelle iniziative che sono nate per tenere viva la memoria del suo esempio professionale, un esempio nel quale continua a spiccare il master di Giornalismo Giorgio Bocca.

Credo che oggi sarebbe molto felice nel vedere i passi in avanti fatti da quella scuola che proprio lei fece nascere a Torino. Sarebbe orgogliosa nel vedere i nuovi spazi della sede di via Verdi, la passione delle persone che ci lavorano e soprattutto le decine di colleghe e colleghi che da quelle aule hanno spiccato il volo verso le redazioni di giornali e tv, mettendosi spesso in evidenza per la qualità del loro lavoro. E credo che sarebbe entusiasta anche del premio giornalistico che porta il suo nome e che, seppur in alcuni momenti a fatica, siamo riusciti a mantenere in vita. Quest’anno ad aggiudicarselo è stata Maria Letizia Camparsi con un lungo, documentato e curato reportage sull’alluvione che ha colpito lo scorso anno l’Emilia-Romagna, un lavoro nel quale l’emozione delle parole non toglie nulla al rigore del racconto, proprio come avrebbe voluto Vera. Lo consegneremo alla vincitrice giovedì 24 ottobre alla Fabbrica delle “e” al termine di un dibattito nel quale si parlerà del giornalismo come forma di partecipazione sociale e civile. Era il tema individuato quest’anno per il concorso ed è confortante che molti allievi delle scuole di giornalismo vi abbiano partecipato con proposte originali. Ne discuteremo con due ex allievi del master di giornalismo di Torino che hanno conquistato ruoli importanti nella professione, Alessia Cerantola, che dirige un gruppo di giornalismo investigativo e Stefano Parola, numero due della redazione di Torino di Repubblica della quale Vera è stata per anni una firma importante. Con loro, Alessandra Comazzi, critica televisiva che ha raccontato con coraggio il percorso iniziato un anno e mezzo fa nella malattia e Simonetta Rho che ha presieduto la giuria. Un appuntamento da non perdere, soprattutto per i giovani che si avvicinano alla professione.

L’ultima buona notizia riguarda la prossima edizione, quella che cadrà nel decennale della scomparsa di Vera. Grazie all’impegno del Centro Pestelli cha ha assunto l’onere dell’organizzazione, il premio ha ottenuto un sostegno dall’otto per mille valdese, comunità alla quale Vera era molto legata. Risorse che permetteranno di organizzare per il 2025 un’edizione ancor più ricca di un premio che non vuole solo ricordare una collega, ma anche l’importanza di uno stile di fare giornalismo rigoroso quanto lontano dalla tentazione dei luoghi comuni. Il giornalismo del quale abbiamo tutti un gran bisogno. Appuntamento il 24 ottobre.

Stefano Tallia, Presidente Ordine dei Giornalisti del Piemonte

(Nella foto, la serata in ricordo di Vera Schiavazzi del 22 ottobre 2016)

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