
Equo compenso, via libera Agcom al provvedimento sui diritti dovuti da Meta a Gedi
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato giovedì 10 luglio 2025, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, il provvedimento relativo all’equo compenso dovuto da Meta per l’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico del Gruppo Gedi (fra cui Repubblica e La Stampa) su Facebook. Come riporta una nota pubblicata anche sul sito web dell’Autorità, si tratta del primo provvedimento che coinvolge un social network.
L’Agcom, secondo la procedura disciplinata dal Regolamento di cui alla delibera n. 3/23/CONS, a seguito del mancato accordo tra le parti, «ha esaminato le proposte economiche da esse formulate e ha ritenuto che nessuna di queste fosse conforme ai criteri di cui all’articolo 4 del Regolamento medesimo. Pertanto, ha determinato l’equo compenso spettante a Gedi, in applicazione dei menzionati criteri, assumendo come base di calcolo i ricavi pubblicitari del prestatore derivanti dall’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico dell’editore, al netto dei ricavi di Gedi attribuibili al traffico di reindirizzamento generato sul proprio sito web dalle pubblicazioni di carattere giornalistico utilizzate online da Meta».
Nel determinare la base di calcolo – spiega ancora l’organismo di garanzia – l’Autorità ha tenuto conto del modello di business di Meta e dei meccanismi di funzionamento dei relativi servizi, definendo altresì il perimetro entro cui l’equo compenso deve essere calcolato.