Noi piemontesi, si sa, siamo poco avvezzi alle vanterie. Concentrati sul lavoro come ci ha insegnato una tradizione industriale più che centenaria, siamo molti più attenti al risultato che non alla sua promozione e volte corriamo il rischio di non dare giusto risalto ai risultati ottenuti.

Quello che state leggendo e che si inaugura oggi, mercoledì 3 maggio 2023, giornata della libertà di stampa, è uno spazio dedicato al mondo dell’informazione che rappresenta un’ulteriore tappa nel cammino comune delle istituzioni giornalistiche piemontesi e che hanno al centro delle loro attività il Palazzo Ceriana Mayneri, storica sede del Circolo della stampa.

Abbiamo iniziato circa un anno fa istituendo lo sportello unico dei giornalisti nei locali dell’Associazione Stampa Subalpina al quale colleghe e colleghi possono rivolgersi per ogni pratica che riguardi sindacato, Ordine, Inpgi e Casagit.  Abbiamo proseguito rafforzando la collaborazione che già esisteva nel campo della formazione moltiplicando gli appuntamenti in tutta la regione (oltre cento dall’inizio dell’anno a oggi). Ora, apriamo un sito che ha l’ambizione di diventare il punto di riferimento per i giornalisti ma anche per quei settori di società civile interessati al dibattito che si sviluppa nel mondo dell’informazione.

Se avrete le pazienze di scorrere le pagine del portale che saranno aggiornate quotidianamente, ci troverete tutte le informazioni di servizio riguardanti gli enti della categoria, ma anche contenuti originali su quanto accade nella nostra regione e una sezione dedicata alla discussione che sarà aperta a tutti coloro che vorranno arricchire il dibattito professionale.   

Uno spazio aperto e pluralista che ha anche l’ambizione di lanciare un segnale a una categoria che spesso, troppo spesso, ha risposto alla crisi aumentando la litigiosità al proprio interno.

Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Associazione Stampa Subalpina e le donne e gli uomini che le guidano, vogliono invece affermare con questo progetto che l’unità della categoria è la sola strada per superare la crisi e per dare un futuro al bene comune dell’informazione, insostituibile presidio democratico.   

È un passo. Altri siamo certi ne seguiranno ma oggi, ancorché piemontesi, possiamo essere almeno un po’ orgogliosi della strada fino a qui percorsa.