Fotografo de La Stampa aggredito, Tallia: «Solidarietà al collega»
Mentre seguiva la vicenda di Esmeralda, la bimba di due anni purtroppo investita nel parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino e poi deceduta al Regina Margherita, Maurizio Bosio, fotografo de La Stampa che fa parte dell’agenzia Reporters, è stato aggredito perché lavorava per «La Stampa».
Il Cdr de La Stampa, in rappresentanza di tutto il corpo redazionale, esprime la sua vicinanza e solidarietà a Maurizio. Si tratta – ha scritto – «di un episodio grave, l’ennesimo, che ancora una volta sottolinea il pesante clima di tensione e diffidenza in cui siamo costretti a lavorare. Un clima intollerabile perché la nostra unica colpa, se così possiamo definirla, è quella di dare conto ai lettori di ciò che accade, con scrupolo e puntualità. Quello che continueremo a fare. A Maurizio tutta la nostra solidarietà e l’invito a non mollare».
Dopo l’episodio Joly delle scorse settimane, un altro grave episodio colpisce un collega impegnato nell’esercizio del suo lavoro: «L’aggressione della quale è stato vittima il collega de La Stampa – scrive il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia in una nota sui social – è l’ennesimo campanello d’allarme di un clima sempre più ostile nei confronti di chi fa informazione. Oltre a esprimere solidarietà e vicinanza a Maurizio, non posso che augurarmi che i responsabili di questo intollerabile gesto di violenza vengano individuati e chiamati a rispondere delle loro azioni».
Come riporta Open, Bosio ha riportato la frattura del setto nasale e ha avuto una prognosi di 14 giorni.