Il racconto delle guerre deve rispettare la deontologia
L’esecutivo del CNOG ribadisce la necessità e l’importanza di raccontare i fatti delle guerre in atto senza censure, con umanità e professionalità, evitando di cadere nello show dell’orrore. Non occorrono aggettivi ad effetto o immagini che spettacolarizzano il dolore. Le norme deontologiche dei giornalisti indicano regole precise: verifica delle fonti, verità sostanziale dei fatti, nei limiti del possibile e delle fonti, e continenza nel linguaggio e nell’uso delle immagini.
Per approfondire, il Diario del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia di questa settimana sulla capacità e il privilegio di raccontare per primi i grandi eventi della storia e sulla forza del giornalismo di precedere gli avvenimenti, spiegando le tensioni prima che queste divengano conflitto.