Ordine dei giornalisti, la storia in un libro
Ricordi storici e prospettive di riforma di una istituzione che ha compiuto 60 anni. Nuovo libro di Claudio Santini per il 60esimo dell’OdG. Racconto-analisi della deontologia giornalistica attraverso eventi chiave della storia d’Italia dagli anni Cinquanta a oggi
Ordine dei giornalisti: una storia. Ricordi storici e prospettive di riforma di una istituzione che ha compiuto 60 anni è il titolo del nuovo libro di Claudio Santini (foto di Adriana Tuzzo), giornalista da sempre impegnato in ruoli istituzionali ordinistici, eminente esperto di deontologia professionale. Il volume, pubblicato da Minerva Edizioni con il supporto dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, è dedicato al 60esimo anniversario della nascita dell’OdG. Attraverso una narrazione, originale e di interesse, si dipana sul filo della Storia d’Italia dagli anni Cinquanta a oggi analizzando tappe e sviluppi della deontologia dei giornalisti.
Sinossi di copertina: «Nel 2023 è stato celebrato il sessantesimo anniversario del varo della legge 3 febbraio 1963 numero 69 che ha sancito la nascita dell’Ordine dei Giornalisti. Questo libro intende celebrare l’evento attraverso una ricostruzione storica che parte dagli anni Cinquanta in Italia, quando un fatto di cronaca (la morte di Wilma Montesi) scatenò i giornalisti in una “caccia al colpevole” che fece scempio anche dei politici. Fu allora che il Governo minacciò di adottare provvedimenti restrittivi della libertà di stampa in mancanza di un organo di autocontrollo deontologico. Nacque così l’Ordine del Giornalisti che prese forma attraverso gli Atti Parlamentari della terza legislatura 1958-1963».
Il volume «ha un taglio che traspone il potenziale saggio storico in un racconto stimolante anche per i non addetti ai lavori. Procede fra le “Carte comportamentali”, nate tutte da avvenimenti specifici in grado di trasformare la deontologia nel racconto degli ultimi cinquant’anni di vita italiana: da De Gasperi a Moro, a Berlusconi. Tangentopoli, i flussi migratori, la violenza negli stadi… Infine il varo di un Testo Unico che proprio in questi mesi la Commissione Giuridica del Consiglio Nazionale progetta di trasformare in Codice articolato prescrittivo. Se passerà questa linea (la discussione è in corso) aggiorneremo ovviamente il testo che comunque resta, a nostro giudizio, testimonianza anche personale di un passato che non si può dimenticare se si vuole dare senso al futuro».
Claudio Santini, romagnolo di nascita e bolognese d’adozione, ha cominciato l’attività giornalistica alla fine degli anni Cinquanta al Resto del Carlino dove è stato prima alla redazione di Ravenna poi in cronaca a Bologna, infine inviato. Specialista in “giudiziaria”, ha seguito gran parte delle più clamorose vicende processuali dal 1968 al 1990 e ha compiuto un’intensa attività di cronaca e analisi soprattutto del fenomeno del terrorismo in Italia. Collabora a pubblicazioni sulla comunicazione, sul diritto, sulla storia. Fino al 2018 è stato docente di Deontologia professionale al Master in Giornalismo dell’Università di Bologna. Dal 1995 al 2004 è stato presidente dell’Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna. Dal 2004 al 2007 ha fatto parte del Consiglio Nazionale dell’OdG, dell’Esecutivo nazionale e della Commissione Cultura. Attualmente è presidente del Consiglio di disciplina territoriale dell’OdG Emilia-Romagna e direttore alla Formazione della Fondazione dell’Ordine regionale.