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GIORNALISTI

04/12/2025

Premio “Natale Ucsi” 2025: le vincitrici! Otto storie raccontate con passione e coraggio, per dar luce al bene

I giochi sono fatti: il premio Natale UCSI – nato a Verona nel 1994 e nazionale dal 2014 – ha le sue vincitrici per l’edizione 2025, dando appuntamento il prossimo sabato 20 dicembre nella sala Arazzi del Comune di Verona: la città scaligera si fa di nuovo capitale delle buone notizie.

Anche questa 31° edizione ha raccolto un numero significativo di candidature, ben 146 da quotidiani nazionali, periodici, digitali, settimanali, testate locali, emittenti tv e radio. Cade l’occhio sul fatto che i riconoscimenti sono tutti al femminile, menzioni comprese, ma le selezioni della giuria – presieduta da quest’anno da Stefano Filippi, past president della sezione veronese UCSI, ora coordinata dal successore, Lucio Fasoli – sono legate ai temi propri del premio e alla professionalità ed umanità con cui sono stati narrati.

LE STORIE – Sarajevo e “la guerra con gli occhi dei bambini” nell’unico museo al mondo dedicato all’infanzia nei conflitti: disegni, pupazzi, diari e vestiti, che uniscono con filo di sangue anche i conflitti recenti in Ucraina e Gaza.

La dedizione di una maestra elementare che insegna italiano alla mamma straniera di un proprio alunno: iniziativa che poi si allarga a 40 donne straniere, mamme e non.

Storie di riscatto anche per il servizio radio, che ha premiato la sartoria solidale avviata da ‘Terra e Missione’ a Ladispoli (Roma), per aiutare le donne in difficoltà a “ricucire” la propria vita attraverso un percorso di formazione professionale e l’offerta di uno spazio di ascolto e condivisione. Da Roma, il gemellaggio con il Camerun e la realizzazione di una scuola di sartoria nel villaggio di Ngaoundal, per formare altre 20 giovani e insegnare loro il mestiere di sarta.

Il riscatto di Pauline, fuggita dall’Africa su un barcone, oggi in prima fila con il suo “catering

sostenibile di Karibu Open”, una seconda casa per chi ha attraversato il mare.

La storia di suor Giulia Leone della congregazione di San Paolo della Croce: dalla passione per

le moto e l’elettronica all’incontro con la vocazione e la creazione della casa protetta per

donne vittime di violenza, rifugio anche per i loro bambini.

Due le menzioni speciali che raccontano testimonianze appassionate di chi sa andare oltre le

proprie fragilità: l’amore per la vita di chi ha combattuto la leucemia e che si fa portavoce di un accorato invito a donare una parte di sé. Quindi la disabilità che diventa impegno attivo per l’inclusione sociale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali.

A chiudere, il riconoscimento Giornalisti e società, che ci porta nella Haiti lacerata e tra un’infanzia emarginata, che cerca aiuto ed attenzione.

Ecco le vincitrici e le colleghe con menzione, accanto alla motivazione con cui la giuria ha sottolineato la scelta:

Stampa (Fondazione Cattolica)

Premio

Michela Iaccarino (Famiglia Cristiana)

La guerra con gli occhi dei bambini

Viaggio a Sarajevo nell’unico museo al mondo dedicato all’infanzia nei conflitti. Un reportage in cui oggetti familiari, purtroppo sempre più numerosi, diventano coraggiosa denuncia di un orrore intollerabile.

Menzione

Anna Laura Folena (Giornale AIL VERONA)

Guarire per amare

La leucemia si combatte anche con un’appassionata testimonianza di amore per la vita e un accorato invito a donare una parte di sé.

Tv (Fondazione Cattolica)

Premio

Laura Meda (èTvMarche)

La scuoletta delle mamme: “non solo Italiano, qui si impara molto di più”

Con immagini ricche di vitalità, racconta la storia di una maestra che insegna italiano anche alle madri dei suoi alunni. Solidarietà e inclusione coinvolgono

decine di persone.

Menzione

Silvia Piasentini (Telepace Trento)

HandiCREA, la cooperativa che disegna città senza ostacoli

Dall’inesauribile forza di una persona gravemente disabile nasce un’iniziativa per abbattere ogni forma di barriera che ostacola l’accoglienza.

Radio (Fondazione Cattolica)

Premio

Rita Pedditzi (inviata speciale Rai Radio1)

La speranza corre sul filo

La sartoria missionaria “Fili di speranza” di Ladispoli è l’esempio di un progetto di imprenditorialità femminile che aiuta a ricucire tante vite lacerate e produce doni creativi e utili.

Targa Athesis (Gruppo editoriale Athesis)

Caterina Aurora Malanetto (Lastampa.it – Stage Scuola di giornalismo di Perugia)

Pauline, fuggita per amore dal cuore dell’Africa: “La mia rinascita in una cucina di Barriera”

Racconto partecipe e sincero di un riscatto personale e sociale, che getta speranza in un quartiere torinese attraversato da mille contraddizioni.

Genio della donna (Fondazione Banca Popolare di Verona)

Agnese Pellegrini (Credere)

In velo e il casco, la mia libertà

Senza perdere la passione per le moto, suor Giulia Leone guida una casa dove le donne violate possono trovare rifugio, fiducia e speranza nel futuro.

Giornalisti e società (Ufficio Comunicazione Sociali Conferenza Episcopale del Triveneto)

Lucia Capuzzi (Avvenire)

L’orfanotrofio-profugo si ricrea nel mezzo della guerra di Haiti

Con coraggio, insistenza e rischio personale si reca negli angoli più dimenticati del mondo per fare conoscere e rendere giustizia a chi viene emarginato dalla comunicazione di massa.

Spiega Stefano Filippi «La giuria ha premiato belle storie raccontate bene e con uno sguardo positivo sulla realtà. Il premio della giuria “Giornalisti e società” a Lucia Capuzzi è un riconoscimento a una grande inviata, attenta ai popoli più lontani, autrice di reportage coraggiosi. Fare conoscere verità dimenticate è uno dei grandi compiti dei giornalisti oggi».

Lucio Fasoli sottolinea la profondità delle tematiche: «Anche quest’anno sono tanti i candidati al premio che hanno dimostrato grande sensibilità per i temi trattati, profonda conoscenza degli argomenti e evidente capacità di narrazione.

I premi che abbiamo assegnato parlano quest’anno di un’attenzione alla grave situazione internazionale per i numerosi conflitti sparsi nel mondo, con uno sguardo ai più innocenti, i bambini. E poi storie toccanti di ‘sorellanza femminile’, di inclusione e di cittadinanza attiva. Protagoniste quest’anno sono proprio le donne, sia come autrici dei servizi giornalistici, sia come storie narrate; le donne, da quello che abbiamo letto e vi proponiamo, diventano protagoniste di un’esistenza che passa sì da periodi e situazioni difficili, ma che con dedizione li affronta e riparte, con creatività, impegno, unione e per arrivare a risultati concreti e guardare con speranza verso il futuro».

Fondazione Cattolica attribuisce, fin dalla nascita del premio, i riconoscimenti principali a Stampa, TV e Radio; da quest’anno Giovanni Tessitore è il nuovo segretario generale. «Da 31 anni – dichiara – il premio Natale Ucsi 2025 promuove e valorizza un giornalismo sano e impegnato, volto a favorire la crescita delle comunità e dei territori. Questo riconoscimento testimonia l’attenzione nei confronti dei professionisti dell’informazione, che ogni giorno cercano di raccontare la realtà con uno sguardo nuovo, alla ricerca di buone notizie e di messaggi positivi in un mondo sempre più complesso. Come Fondazione Cattolica siamo lieti di sostenere il premio, diventato un punto di riferimento nazionale per gli operatori dei media».

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