Querela infondata contro giornalista: «Una vittoria per la categoria»
Ha calunniato un giornalista presentando una querela infondata: con questa accusa un ex europarlamentare piemontese, Fabrizio Bertot, è stato processato e condannato dal tribunale di Torino a un anno e quattro mesi di reclusione.
L’esponente politico (già sindaco di Rivarolo Canavese) aveva denunciato Giuseppe Legato, giornalista del quotidiano La Stampa, per un articolo pubblicato nel 2022 che si riferiva a vicende emerse a margine di un’inchiesta giudiziaria sulla presenza della ‘ndrangheta nel Torinese.
La querela – come riporta Ansa – era stata presa in carico dal pm Paolo Toso, che al termine degli accertamenti non solo aveva archiviato la posizione di Legato per via della sostanziale correttezza del servizio, ma aveva aperto d’ufficio un procedimento per calunnia contro Bertot.
Al processo Legato si è costituito parte civile. Queste le sue parole: «Non ho mai gioito per nessuna delle condanne che ho raccontato in vent’anni, questo vale anche oggi. Sono contento però per la nostra categoria, per i colleghi che come me, più di me, si occupano di mafia con linearità e onestà non omettendo nulla di ciò che l’interesse pubblico ci spinge a scrivere. Perché questa pronuncia, da oggi, contribuirà a fare chiarezza sui limiti delle querele, che esistono e valgono per tutti pur rimanendo uno strumento legittimo».