
Il Report 2025 dell’Osservatorio sul giornalismo digitale
Il nuovo rapporto sarà presentato il 25 febbraio ore 10.30 presso la sede nazionale dell’Ordine
L’Ordine dei Giornalisti presenta il Report 2025 dell’Osservatorio sul Giornalismo Digitale, un’analisi approfondita sulle nuove sfide e prospettive della professione in un’epoca di trasformazioni senza precedenti. L’evento, che si terrà il 25 febbraio a Roma, presso la sede dell’Ordine in via Sommacampagna 19,ore 10.30 – 13 .30, vedrà la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo dell’informazione e delle istituzioni, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini e il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli.
Il giornalismo, pilastro della democrazia, sta affrontando una crisi di fiducia e sostenibilità economica, mentre il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale e la proliferazione di fonti non verificate rischiano di ridefinire il rapporto tra informazione e società. Il Report 2025 dell’Osservatorio offre dati, analisi e prospettive su come affrontare queste sfide, per garantire un’informazione di qualità e indipendente.
Interverranno:
- Carlo Bartoli, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti
- Elena Golino, Presidente della Commissione Cultura dell’Ordine
- Antonio Rossano, Coordinatore Osservatorio sul Giornalismo Digitale
- Guido D’Ubaldo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio
- Marco Pratellesi, Giornalista e docente universitario
- Luca De Biase, Sociologo e giornalista
- Riccardo Sorrentino, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia
- Paolo Cagnan, Scrittore e giornalista
- Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria
L’incontro sarà un’occasione di confronto tra professionisti dell’informazione, studiosi e istituzioni su un tema cruciale per il futuro della democrazia e della libertà di stampa. Sono previsti 5 crediti deontologici per i giornalisti.