Bruno_Buozzi
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04/06/2025

«Riportiamo Buozzi a Torino»: un corso per ricordare il padre del sindacalismo

Il 5 giugno si terrà un corso per tratteggiare e ricordare la figura di Bruno Buozzi, padre del sindacalismo riformista italiano, promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e organizzato da La Miniera Culturale in Periferia, con la collaborazione di Cgil, Cisl e Uil Torino, Fondazione Bruno Buozzi Roma, Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci Torino, Associazione Culturale Vera Nocentini Ets Torino, e Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini Torino.

Il titolo dell’iniziativa, “Riportiamo Buozzi a Torino”, richiama gli anni centrali della sua vita pubblica e sindacale, dal 1909, quando trasferì la sede della Fiom da Milano a Torino, fino al 1926, anno dell’esilio a Parigi a causa del fascismo. In questo periodo Buozzi, operaio autodidatta e dirigente sindacale di rara lucidità, fu protagonista assoluto delle lotte dei lavoratori, delle battaglie per i diritti, e della costruzione di un’idea riformista e unitaria del sindacato.

Franco Aloia, presidente de La Miniera Culturale in Periferia, ha spiegato così il senso del corso: «Il primo elemento forte è che, pur nelle tensioni attuali tra le sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil si riconoscono nel suo pensiero e aderiscono al suo ricordo. Questo accade perché ciò che Buozzi ha fatto è riconosciuto: il suo è un pensiero che appartiene a un’altra epoca, ma la sua aspirazione, la sua testimonianza morale e politica meritano oggi il rispetto dei sindacalisti di ogni appartenenza».

Secondo Aloia, Buozzi conserva una straordinaria attualità: «Su molte questioni di carattere generale, Buozzi direbbe ancora oggi che il confronto va affrontato sempre con l’obiettivo di arrivare a un accordo, perché un’intesa, anche se parziale, è più utile di una legge teoricamente migliore ma poi inapplicata. Questo è il cuore del suo riformismo, che ai suoi tempi era un discorso insolito, ma oggi resta una bussola preziosa».

Buozzi iniziò la sua militanza nella Fiom e nel Partito Socialista nel 1905, legandosi alla corrente riformista di Filippo Turati. Nel 1909 divenne segretario generale della Fiom e si trasferì a Torino, in corso Lecce 8, dove guidò i metalmeccanici nel difficile periodo della Prima guerra mondiale e del biennio rosso. Nel 1926 divenne segretario della CGdL, ma fu costretto all’esilio in Francia dopo l’adozione delle leggi fascistissime.

Durante l’occupazione tedesca di Parigi nel 1940 fu arrestato e consegnato ai fascisti italiani. Al confino in Umbria, riuscì ad avere alcuni permessi per tornare a Torino, dove riprese contatti con gli antifascisti. Dopo l’8 settembre entrò in clandestinità a Roma, dove fu arrestato dai tedeschi. Il 4 giugno 1944, mentre gli Alleati entravano a Roma, Buozzi fu ucciso dai nazisti a La Storta, insieme ad altri dodici prigionieri.

In suo onore, il Patto di Roma tra le tre sigle sindacali, firmato da Canevari, Di Vittorio e Grandi, venne retrodatato simbolicamente al 4 giugno, il giorno del suo martirio. Avrebbe dovuto essere lui il primo segretario generale del nuovo sindacato unitario. Oggi, a oltre ottant’anni dalla sua morte, Buozzi è una figura unificante. Il corso lo ricorda in ogni sua dimensione: il riformista, il sindacalista, l’uomo delle istituzioni e della Resistenza, interessante anche dal punto di vista del racconto giornalistico sui medesimi temi, in quanto occasione per riportare nella memoria collettiva una figura che alla città ha dato tanto e che da questa città ha contribuito a cambiare la storia del movimento operaio italiano.

Interverranno:

  • Franco Aloia (La Miniera Culturale in Periferia): Perché ricordare Bruno Buozzi
  • Antonio Buozzi, nipote di Bruno Buozzi: Ricordi famigliari
  • Gianni Oliva, storico: Inquadramento storico
  • Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi: Buozzi e il sindacato
  • Luciano Violante, presidente emerito Camera dei Deputati: Bruno Buozzi parlamentare
  • Marco Zeppieri, Fondazione Bruno Buozzi: L’ultima notte di Bruno Buozzi


Modera l’incontro il giornalista Nicola Gallino

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