Costante interviene su tutela dei lavoratori autonomi e rinnovo contrattuale
Si è svolta a Trieste l’assemblea annuale dell’Assostampa Fvg, nella quale ha partecipato la segretaria generale Fnsi Alessandra Costante.
La segretaria generale Costante, sottolineato come ogni associazione abbia dinamiche proprie, si è soffermata sui temi del lavoro autonomo, dell’intelligenza artificiale, del nodo irrisolto del carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa, delle norme che limitano il diritto-dovere dei giornalisti di informare, fino alle trattative per il rinnovo contrattuale.
«Non userò mai il temine freelance, che non rende l’idea della situazione di precarietà di questa condizione: io non riesco a rassegnarmi all’idea di colleghi che invecchiano precarizzati e non avranno pensioni superiori ai 350 euro», ha osservato, aggiungendo che «l’inflazione ha eroso lo stipendio dei giornalisti dipendenti del 20 per cento e i non dipendenti hanno retribuzioni ridicole, che non tengono conto dell’equo compenso, e spesso vengono usati dagli editori per una forma di dumping sociale».
Costante ha ricordato che «abbiamo provato nel 2023 a forzare la mano agganciandoci alla legge Meloni sull’equo compenso che prevede delle tabelle per tutti i lavoratori autonomi, abbiamo fatto una proposta unitaria all’Ordine che l’ha fatta sua, ma si è fermata al ministero della Giustizia. Per questo ho scritto al ministro Nordio: i giornalisti non sono lavoratori con diritti minori. La tutela dei giornalisti prevista della Costituzione è uguale a quella degli altri lavoratori e prevede una retribuzione dignitosa. Ma la professione giornalistica è legata direttamente alla libertà d’informazione e alla tutela della democrazia: non ci può essere professionalità senza un’equa retribuzione».
E «in questa situazione – ha argomentato – stiamo affrontando le trattative sul contratto».
L’articolo completo è su Fnsi e si può leggere cliccando qui