INPGI / PATRIMONIO: OLTRE 135 CANDIDATURE NELLA SELEZIONE DI FONDI
Il CdA dà il via libera a 100 milioni di investimenti in Real Estate e Infrastrutture
Si è conclusa nei giorni scorsi la prima fase della selezione, da parte dell’Inpgi, per individuare Fondi di investimento alternativi nei quali allocare una parte delle risorse finanziarie dell’ente per i prossimi anni. La gara è stata particolarmente significativa per l’interesse che ha suscitato sul mercato: le proposte avanzate dagli operatori finanziari hanno fatto registrare ben 135 candidature complessive, ripartite su quattro differenti tipologie di investimento (Real estate, Infrastrutture, Private Equity, Private Debt). Inoltre, hanno partecipato alla selezione tutti i principali operatori del mercato a livello internazionale.
“L’Inpgi evidentemente è considerato un protagonista solido e credibile dal mercato – ha detto la presidente Marina Macelloni – un partner affidabile e interessante per operatori finanziari di primissimo livello. La credibilità, soprattutto sui mercati finanziari, non si costruisce in un giorno: viene da anni di attenzione alla gestione mirata del portafoglio attraverso processi di governance e amministrativi trasparenti e rigorosi. E’ particolarmente importante che questo ci venga riconosciuto nel momento forse più difficile per l’ente che deve garantire al meglio gli interessi degli iscritti alla ex Gestione separata dopo il passaggio all’Inps della ex gestione sostitutiva”. Proprio la consistenza e la attenta gestione del patrimonio costituiscono la migliore forma di garanzia per continuare ad assicurare nel medio-lungo termine le tutele delle esigenze previdenziali e assistenziali degli iscritti al nuovo Inpgi.
Nella riunione del 30 novembre il Consiglio di Amministrazione ha individuato alcuni Fondi di investimento alternativi (Fia) ai quali saranno assegnati circa 100 milioni suddivisi tra Real Estate e Infrastrutture. Proprio l’alto numero di candidature arrivate ha suggerito agli uffici, supportati dal Risk Manager Mangusta Risk, di concentrare la valutazione sulle prime due aree di investimento, mentre la selezione delle categorie Private Equity e Private Debt sarà completata nei prossimi mesi.
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