Persi di vista. Comunicare con la disabilità

Un linguaggio inclusivo è quello che mette l’individuo al centro, si focalizza sulle potenzialità e non sulla fragilità. La lingua è un codice attraverso cui trasmettere un messaggio: quale messaggio, fragilità o punto di forza?

Incertezza, instabilità, imprevisti, disagi, cambiamenti indesiderati, sono tutti elementi di cui faremmo volentieri a meno. Ma questo perché non ne scorgiamo il potenziale. Utilizzando il corretto linguaggio e rovesciando il nostro punto di vista possiamo leggere gli eventi in modo completamente nuovo, riconoscendo le opportunità che si nascondono dietro le difficoltà, e le risorse che si celano dietro i limiti. La forza, quella vera, nasce proprio dal cuore della fragilità. Altrimenti è una forza solo apparente, destinata prima o poi a far cadere la maschera e a mostrare il suo vero volto, quello della debolezza. Che nulla ha a che fare con la fragilità.

Il corso incrocia esperienze di protagonisti e di specialisti, buone pratiche e ruolo delle nuove tecnologie per offrire a giornalisti e operatori dell’informazione gli strumenti per una narrazione inclusiva efficace e rispettosa delle carte deontologiche.

Un corso proposto da Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

Intervengono:

Fabrizio Sandretto, pianista non vedente, esegue dal vivo brani di Beethoven e Chopin

Valter Mione, presidente Aido Piemonte

Germana Balangero, Tele Cupole, Social media e nuove opportunità nel giornalismo digitale: innovazione tecnologica ed ecosistema digitale accessibile

Giovanni Laiolo, Associazione Ciechi, Evoluzione normativa nazionale e internazionale sull’accessibilità ai contenuti

Cristina Gallino, educatrice, La conoscenza della disabilità associata sordo-cieco

Ester Tornavacca, Reale Mutua Foundation, L’esperienza del museo

Gianfranco Quaglia, presidente Consiglio di Disciplina OdG Piemonte, Un muro di carta, le carte che tutelano le fragilità

Franca Giusti, giornalista, il linguaggio inclusivo

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