AI Act, la Fnsi aderisce all’appello per garantire la trasparenza delle fonti
La Fnsi aderisce all’appello sottoscritto dalle associazioni di autori, intellettuali ed editori italiani perché l’AI Act in discussione in questi giorni a Bruxelles contenga norme vincolanti sui modelli fondativi di intelligenza artificiale anziché codici di condotta, come stanno proponendo i governi di Francia, Germania e Italia.
«Chiediamo con forza al governo italiano di sostenere una regolamentazione equilibrata che, garantendo la trasparenza delle fonti, favorisca lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale, tutelando e promuovendo al contempo la creatività umana originale e tutti i contenuti culturali del nostro Paese», si legge nell’appello promosso da trentaquattro industrie culturali e creative e associazioni, fra cui Fieg, 100autori, Sindacato Nazionale Scrittori, Sindacato degli sceneggiatori italiani.
Analoghi appelli sono stati firmati da associazioni francesi e tedesche con l’obiettivo che i tre Paesi europei che si sono opposti finora a una legislazione più stringente cambino la loro posizione sul regolamento europeo.