Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo torna a Torino, da mercoledì 23 a sabato 26 ottobre con le sue Giornate
GIORNALISTI

18/10/2024

Mara Filippi Morrione: «Quest’anno tre anniversari di testimonianza giornalistica»

Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo torna a Torino, da mercoledì 23 a sabato 26 ottobre con le sue Giornate, organizzate dall’associazione Amici di Roberto Morrione, in collaborazione con la Rai. Il tema quest’anno è Nonostante tutto. Il giornalismo che non muore e verrà sviluppato durante le quattro giornate con incontri, dibattiti, proiezioni, momenti di confronto aperti al pubblico, tutti a ingresso gratuito, per comprendere il ruolo odierno del giornalismo investigativo in un contesto internazionale e nazionale segnato da conflitti, guerre e crisi umanitarie e dove, tra minacce, precariato e bavagli, spesso i giornalisti diventano bersagli da colpire.

Ne abbiamo parlato con Mara Filippi Morrione, che ci ha raccontato in anteprima le principali novità di quest’anno: «Quest’anno ci siamo allungati ancora di più, non solo dal 23 al 26 ma l’importante anteprima del 21, rimettendo in circolo fino al 31 ottobre – presso il Circolo della Stampa, in Corso Stati Uniti 100 – la mostra “Exodos – Exit – popoli in cammino” con le fotografie di tredici reporter piemontesi sulle migrazioni. La mostra è curata dall’Ordine dei giornalisti del Piemonte ed è nata da un’idea dell’Associazione degli ex allievi del Master di Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino con il sostegno della Regione Piemonte ed è importante perché il tema delle migrazioni è uno dei temi più sentiti dagli under 30».

«Tra le altre novità principali della 13esima edizione – prosegue Mara Filippo Morrione – c’è che abbiamo ristretto a 4 le inchieste, volendo dare maggiore supporto economico: l’incremento a 5mila euro del contributo in denaro alla realizzazione delle inchieste è importante per garantire una sempre maggiore qualità. Inoltre, un’altra novità è il Premio Riccardo Laganà Biodiversity, Sustainability, Animal Welfare. Fortemente voluto dalla Rai e affidato all’associazione Amici di Roberto Morrione, questo Premio è nato su sollecitazione di familiari, amici e colleghi per ricordare Riccardo Laganà, Consigliere d’Amministrazione della Rai, morto improvvisamente nell’agosto 2023. Alla sua prima edizione, il premio è stato assegnato a Caterina Tarquini e Francesca Sapio, autrici di un progetto d’inchiesta selezionato da un’apposita giuria presieduta dalla giornalista e autrice tv Sabrina Giannini tra quelli a tema ambientale e animalista candidati al Premio Morrione».

Cambia anche la location del premio, non più il Circolo dei Lettori ma la Fabbrica delle “e”, in Corso Trapani 91/b: «Andiamo incontro al nostro target, cercando di avvicinarci a un pubblico più giovane, anche grazie alla stretta collaborazione con il Gruppo Abele e con Libera, che ci permettono di essere nel centro operativo e cuore pulsante della rete fondata da don Luigi Ciotti, con il quale Roberto Morrione aveva condiviso l’impegno nella lotta alle mafie e fondato l’osservatorio LiberaInformazione».

Il Premio Baffo Rosso 2024 inoltre va al giornalista e scrittore Ezio Mauro: «Nella filosofia del Morrione c’è sempre la volontà di allargare sempre e rinchiudersi mai in recinti; in questo senso abbiamo riconosciuto il lavoro di Ezio Mauro se non strettamente di inchiesta, sempre di grande personalità nel giornalismo, sempre con integrità, rettitudine, che crediamo possa essere di esempio per le giovani generazioni che si affacciano al giornalismo di inchiesta».

Anche quest’anno Mauro Biani disegnerà delle vignette speciali, ispirate dalle inchieste finaliste. Le vignette verranno mostrate durante la serata di premiazione di sabato 26 ottobre; inoltre durante le Giornate verrà ricordato Andy Rocchelli, il fotoreporter pavese ucciso dieci anni fa in Ucraina, con l’incontro di venerdì 24 ottobre organizzato insieme a Articolo 21, e la mostra “Il Valore della Testimonianza” in collaborazione con il collettivo Cesura e visitabile sino al 23 novembre negli spazi della libreria Binaria, sempre all’interno della Fabbrica delle “e”: «Queste giornate sono dedicate a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, cui quest’anno è il trentennale; è poi anche anche il ventennale Enzo Baldoni e il decennale Andrej Mironov e Andy Rocchelli; è difficile parlarne, vista la guerra in corso, ma non si può dimenticare, sono tre anniversari tondi e importantissimi».

Un’ultima riflessione Mara Filippi Morrione la dedica alle inchieste in corso: «Di quattro inchieste molto diverse tra loro tre hanno il filo rosso della salute mentale, del disagio psichico; credo questa debba far molto riflettere, perché fa riemerge in maniera molto particolare e inusuale un tema non ancora alla ribalta, che potrebbe presto essere attenzionato dal mondo del giornalismo in quanto tema trasversale e impattante con diverse declinazioni su tutta la società».

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