Cecilia Sala è libera e tornata in Italia. Il giornalismo non è un crimine
Cecilia Sala è stata liberata ed è tornara in Italia dall’Iran l’8 gennaio 2025. «Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia», si legge in una nota della presidenza del Consiglio.
Cecilia Sala era accusata di aver violato “le leggi della Repubblica islamica dell’Iran” e nelle telefonate ai familiari aveva raccontato le terribili condizioni della sua detenzione. La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime viva soddisfazione per il suo rilascio: «Il giornalismo, ci teniamo a ribadirlo, non è mai un crimine». Lo afferma Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.
«La Fnsi ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla liberazione della nostra collega». Il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani scrive: «Cecilia Sala è libera. Sta tornando in Italia. Finalmente. Oggi è un giorno di festa».
Anche la Commissione Pari Opportunità della Fnsi esprime «grande felicità» per la liberazione della collega. Nell’unirsi alla soddisfazione espressa da tutti i componenti della Fnsi con la segretaria Alessandra Costante, «la Cpo – si legge in una nota – ricorda che sono 87 attualmente le giornaliste detenute in tutto il mondo, e delle quali si chiede a gran voce la liberazione, e che sono state 692 negli ultimi cinque anni (fonte Coalition of Women in Journalism). Tutte queste colleghe sono state arrestate solo per aver svolto il loro lavoro. Ancora un affettuoso e solidale abbraccio alla collega Cecilia Sala e a tutta la sua famiglia».
Sollievo, soddisfazione e gioia per la liberazione della collega sono stati espressi anche da Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.