
Disability Pride Torino: l’inclusione è un diritto, non una concessione
Sabato 28 giugno a Torino si è tenuto il Disability Pride, l’appuntamento che vuole sensibilizzare e mettere al centro le persone con disabilità ribadendo che l’inclusione non è una concessione, ma un diritto.

La manifestazione, organizzata da Coordinamento Disability Pride Torino, una rete composta da associazioni, fondazioni ed enti del terzo settore, è stata sostenuta anche da Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana, Università di Torino e Politecnico.
L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, con il suo appoggio alla manifestazione, ha voluto sensibilizzare sull’uso corretto inclusivo e rispettoso del linguaggio utilizzato per raccontare la cronaca e le sue storie quotidiane.

Nulla di noi senza di noi è lo slogan di una giornata di orgoglio e partecipazione. Inclusione non come concessione ma come diritto è l’idea che muove le centinaia (forse meno dell’anno scorso ma neanche il caldo torrido le ferma) di persone presenti e pronte a gridare la propria diversità come ricchezza e non come limite.

«E su tutto c’è un linguaggio corretto» dice Alexa Pantanella, autrice di eppur ci siamo e fondatrice di diversity and inclusion speaking, l’organizzazione che si occupa di formazione proprio sul tema dell’uso corretto inclusivo e non stereotipato del linguaggio. «Senza vederlo, ogni volta che parliamo, trasmettiamo retaggi, definiamo la persona in base alla disabilità che ha e non a chi è veramente. Dobbiamo imparare un nuovo modo di raccontare le persone, senza glorificazione né pietismo. Dal linguaggio parte tutto».

(Foto e testo Carla Piro Mander)