Giuliani: «Casagit Salute cambia per andare incontro a una professione che cambia»
«Rispetto alla Casagit storica, con il solo profilo di assistenza sanitaria per chi era contrattualizzato, stiamo fornendo possibilità diverse per andare incontro all’evoluzione della professione giornalistica». Con queste parole Gianfranco Giuliani, presidente nazionale Casagit Salute, racconta progettualità e cambiamenti della Società di mutuo soccorso, anticipando alcuni dei temi che saranno affrontati lunedì 10 luglio al Circolo della Stampa Sporting di Corso Agnelli 45 a Torino, in occasione del corso di formazione intitolato “Casagit Salute: attualità e prospettive“.
Il primo tema riguarda le peculiarità del rapporto contributivo e l’assistenza sanitaria per i giornalisti liberi professionisti: «I piani sono diversi: abbiamo il Piano Sanitario Casagit riservato ai giornalisti in attività e pensionati, il Piano Sanitario Salute Sicura riservato a giornalisti e soci iscritti prima del 2023, il Piano Sanitario Salute Aziende dedicato ai giornalisti con contratto Fnsi, Anso, Fisc e il Piano Sanitario W-in, ovvero il welfare assistenziale garantito da Inpgi. Quest’ultimo nasce dalla convenzione siglata il 9 aprile 2019 tra Inpgi e Casagit Salute: un’operazione congiunta di welfare assistenziale di categoria, a sostegno dei giornalisti. La convenzione è valida solo per giornaliste e giornalisti, lavoratori autonomi e freelance già iscritti a questo piano sulla base di requisiti individuati dall’Inpgi. Il profilo è in soprattutto quello dei co.co.co (i braccianti dell’informazione, ndr); qui Inpgi seleziona un elenco sulla base delle posizioni contributive e sostiene il costo di adesione e a giorni dovremmo estendere il piano anche alle partita Iva, siamo al vaglio politico, ma in dirittura d’arrivo. Si tratta di un progetto sperimentale ma importante per chi non ha condizioni economiche sostenibili per via degli attuali standard economici della professione».
Il secondo grande tema affrontato è il passaggio da Inpgi a Inps: «Non ha influito sulle condizioni ma abbiamo dovuto sostituire un meccanismo rodato per decenni e abbiamo dovuto creare due nuove piattaforme; questo però ci ha consentito di modernizzare i sistemi informatici», spiega Giuliani.
Altro tema importante ha riguardato il piano sanitario per gli over 60: «Guardando alla società italiana – continua Giuliani – vi è una ritrovata attenzione per l’economia d’argento, ovvero per la fascia di popolazione over 60, che fino a qualche che tempo fa era esclusa dalle procedure e ora diventa interessante, perché si invecchia di più e meglio, ma soprattutto perché pochi enti assistono questa fascia. Per queste ragioni abbiamo scelto di creare un piano dedicato a queste figure, che consentirà l’iscrizione dai 60 ai 75 anni. Si tratta di una forte estensione, con prestazioni calibrate su quella fascia d’età».
Un ultimo punto tocca l’approvazione del bilancio sociale, lo strumento adottato dagli enti del terzo settore per raccontare in modo puntuale e trasparente la missione, i valori, la governance e le modalità attraverso le quali si realizzano gli obiettivi dell’anno: «Si tratta del compimento della nostra evoluzione e trasformazione, un’occasione per mettere e a fuoco chi siamo e cosa facciamo. Sicuramente tra le cose messe in risalto vi è soprattutto la rete di solidarietà verso l’interno, ovvero verso il mondo dei giornalisti, con azioni come l’assistenza gratuita per due anni a colleghi in cassa integrazione o che perdono il lavoro, oppure la possibilità di sospensione dell’iscrizione fino a 36 mesi in caso di difficoltà nel sostenere i costi di adesione, restando soci senza pagare il contribuito e senza ricevere prestazioni, ma con l’auspicio di poter rientrare. Riguardo all’esterno invece la prima esperienza mossa in maniera organica è stata certamente la destinazione del 5×1000 al Policlinico Gemelli con il sostegno ad Art4ART (acronimo di “arte per la radioterapia avanzata”): il progetto intende accompagnare il paziente oncologico in un percorso di cura in cui la bellezza dell’arte possa favorire la partecipazione consapevole alla terapia, lenire le difficoltà e offrire stimoli per rendere gli ambienti di cura più gradevoli e accoglienti. Questo è stato il nostro primo progetto con rilevanza nazionale che abbia toccato concretamente il nostro impegno sociale».
Riguardo al bilancio sociale, il dato economico segna bilanci in negativo, ma il dato va spiegato: «Per quanto riguarda il dato economico presentiamo un bilancio negativo che si spiega in modo semplice: è determinato dalla pandemia, durate la quale abbiamo accumulato una riserva importante di risorse economiche dettate dal fatto che non ci sono state spese diagnostiche, perché non si facevano visite, né nel pubblico né nel privato. Per cui, arrivando da un utile innaturale per una realtà come la nostra, ora assistiamo a questo rimbalzo, dato dal recupero delle prestazioni sanitarie. La situazione è ulteriormente aggravata da una sanità pubblica che ha liste d’attesa spesso importanti e spinge chi può a ricorrere alla sanità privata o intermediata. Tuttavia, dal punto di vista della tenuta economica comunque siamo tranquilli e in equilibrio, anche se continuiamo a essere attenti a un sistema che si sta trasformando».
Riguardo alle prospettive e ai progetti futuri Giuliani conclude: «Dovremo continuare a interpretare al meglio il mondo giornalistico che sta cambiando e il mercato a cui ci rivolgiamo. Un’occasione come quella di Torino è preziosa perché il dialogo e il confronto aiutano a migliorare e spiegare le trasformazioni di una materia complicata. Il nostro slogan infatti è “cambiamo per restare noi stessi”. Sempre in tema novità, in autunno arriverà anche l’App di Casagit, per ridurre ulteriormente la burocrazia e semplificare i rapporti attraverso più efficaci comunicazioni dei servizi, andando in questo modo verso il completamento del percorso di digitalizzazione che abbiamo iniziato un anno e mezzo fa».
Eugenio Giannetta