Conferenza stampa, l’introduzione del presidente dell’ordine e la protesta della Fnsi
Di seguito un breve estratto dell’intervento di apertura di Carlo Bartoli alla conferenza stampa di fine anno, annuale appuntamento con la Presidente del Consiglio organizzato dall’Ordine dei giornalisti e dalla Associazione Stampa Parlamentare
«Per la prima volta nella storia decennale di questo tradizionale appuntamento la Federazione nazionale della stampa ha inteso disertare per protesta la conferenza stampa. Una protesta che nella sostanza condivido. Ci allarma, infatti, l’approvazione avvenuta nei giorni scorsi di un emendamento che rischia di far calare il sipario sull’informazione in materia giudiziaria. Ci preoccupano, a questo proposito, certe espressioni ingiuste e calunniose di alcuni parlamentari.
L’Italia da anni è sotto osservazione delle istituzioni europee per l’elevata mole di azioni giudiziarie intimidatorie contro i giornalisti. Per questo chiediamo di ripensare a fondo la riforma della diffamazione in discussione al Senato; una proposta che non disincentiva in maniera seria le liti temerarie e comprime invece, a nostro avviso in maniera ingiustificata, il diritto dei cittadini a un’informazione libera e approfondita. Speriamo che il Parlamento non ripeta l’errore commesso nella scorsa legislatura, quando ha approvato le norme sulla cosiddetta presunzione di innocenza: un principio sacrosanto che la legge non ha saputo difendere, ma la cui applicazione ha prodotto l’oscuramento di tantissime notizie di cronaca.
Questo governo si è mosso in maniera efficace nel sostegno all’editoria, in particolare nel comparto delle agenzie di stampa; un’azione importante, ma occorre fare ancora di più. È indispensabile un grande progetto di rilancio dell’industria dell’informazione. E agli editori diciamo che la strada del progresso e quella della precarietà si muovono in direzioni opposte; c’è troppo lavoro povero. Troppi compensi assomigliano più a un’elemosina che a una retribuzione. Esprimo solidarietà alle colleghe e ai colleghi dell’Agenzia DIRE per la difficile situazione in cui si trovano tra licenziamenti e sospensioniı».
La Federazione nazionale della Stampa italiana ringrazia il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli per aver portato alla conferenza stampa della premier Meloni i temi della restrizione del diritto di cronaca e i colleghi che hanno espresso solidarietà alla protesta del sindacato. «La Fnsi – ha detto la segretaria generale Alessandra Costante – ha ben chiaro che quello che contestiamo è un provvedimento di iniziativa parlamentare, che non di meno ha ricevuto una adesione trasversale e che, soprattutto, è stato votato dalla maggioranza che sostiene la presidente Giorgia Meloni».
«L’Europa – ha aggiunto Costante – non ha mai chiesto di mettere il bavaglio ai giornalisti. Nelle norme sulla presunzione di innocenza l’Europa ha chiesto ai politici di non presentare le persone come colpevoli. L’Italia, invece, è stata fra i Paesi che in Europa, con il Media Freedom Act, avrebbero voluto poter spiare i giornalisti».